Luciano Moggi, la Superlega e l’UEFA. L’ex direttore generale della Juventus, in ESCLUSIVA ai microfoni di CalcioToday.it, commenta la nascita del nuovo format e la prima dura reazione dei vertici di Nyon che hanno minacciato una causa da 50 miliardi e l’esclusione dei club che aderiranno a questo progetto.
È nata la Superlega e ora l’Europa del calcio e tutti i tifosi s’interrogano davanti a questa grande novità. Un nuovo progetto al quale avrebbero già aderito dodici club, tra cui Inter, Juventus e Milan, che potrebbe segnare una svolta epocale nella storia di questo sport. Luciano Moggi, personaggio influente del mondo del pallone per tanti anni, si è già fatto un’idea del principale obiettivo di chi ha preso questa iniziativa: “La prima cosa che posso dire è che con la Superlega sparisce la meritocrazia, poi mi sembra tutta una manovra per potersi sedere ad un tavolo e fare una trattativa“.
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La Superlega e la UEFA, il pensiero di Luciano Moggi
La SuperLega ha di fatto scatenato una nuova battaglia tra i club più ricchi, l’UEFA e le varie federazioni europee. Luciano Moggi lancia un allarme per il futuro del campionato italiano: “Proponendo di giocare durante la settimana, mi pare evidente che vogliono eliminare quattro squadre ed organizzare un campionato a sedici. La presa di posizione dell’UEFA? È certamente dura, ma queste sono minacce che si fanno in attesa di un tavolo per discutere“.
“Queste società che hanno aderito alla Superlega fanno parte di quello che ha costruito l’UEFA – conclude l’ex dirigente della Juventus – e se oggi hanno preso forza è perché è stata proprio l’UEFA a dare a loro questa forza. Mi sembra comunque tutta una manovra per ottenere più soldi, d’altronde anche una divisione più equa dei ricavi mi sembra importante“.
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