Juventus e Real Madrid annunciano la Superlega. Come funzionerà, quante e quali squadre parteciperanno, come si divideranno le risorse
Prende forma la Superlega. Il comunicato di cui si è parlato a Sky Sport conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni. La competizione separata dalla UEFA vede 20 squadre al via. Quindici sono membri fissi, cinque invece possono variare attraverso i piazzamenti nei campionati nazionali con criteri da definire.
Florentino Perez, grande promotore, ne sarebbe il presidente. La Superlega si articola, nelle intenzioni dei club fondatori, con due gironi da dieci squadre. Ci sarebbero tutte partite di andata e ritorno. Le prime tre passano di diritto ai quarti, le altre due saranno determinate da uno spareggio fra la quarta e la quinta dei due gironi. Quarti e semifinali si giocheranno con gare di andata e ritorno, finale unica in campo neutro.
Secondo quanto riferisce Sky Sport, Andrea Agnelli si sarebbe dimesso da presidente dell’ECA e diventerebbe il vicepresidente della Superlega.
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Superlega, i club fondatori
Confermata l’identità dei 12 club al momento tra i fondatori. Sei le inglesi (Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham), tre le spagnole (Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid), tre le italiane (Inter, Milan e Juventus). Altre tre formazioni, per raggiungere la quota delle 15 fisse, si possono aggiungere in un secondo momento.
Secondo quanto riferito da Sky Sport, il valore economico complessivo della Superlega futura sarebbe stato valutato in sette miliardi. Sarebbe questo uno dei fattori che avrebbe spinto le società ad accelerare quella che potrebbe diventare una frattura con la UEFA e la FIFA.
SUPERLEGA, IL COMUNICATO DEI 12 CLUB
I giocatori che parteciperanno all’eventuale competizione, se saranno rispettate le minacce delle confederazioni, non potranno giocare nei campionati nazionali, nelle coppe europee, agli Europei e ai Mondiali con le nazionali.
Nella nota, si legge che “i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19″.