Ibrahimovic rinnovo Milan imminente. La firma dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, i bonus nell’accordo hanno convinto il campione.
Ibrahimovic costa caro al Milan. Lo svedese ha risollevato la squadra dalla crisi di risultati, ma i recenti episodi extra campo (tra il battibecco con Lukaku e il ristorante aperto in zona rossa) stanno mettendo la squadra in difficoltà. Una sovraesposizione mediatica di cui a Milanello sono coscienti: Ibra è Ibra, nel bene e nel male. Purché se ne parli.
E le voci circolano fin troppo per uno che ha fatto da testimonial per combattere la battaglia contro il COVID-19, poi la presenza a Sanremo per ribadire – fra le altre cose – il concetto. Meglio aspettare che le acque si calmino concentrandosi su un altro aspetto importante: quel rinnovo di contratto che dovrebbe presto sancire il prolungamento del sodalizio in rossonero.
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La firma potrebbe arrivare nei prossimi giorni per quella che è una fumata bianca tanto attesa ma affatto scontata. Ibrahimovic ha ponderato bene prima di decidere, soprattutto ha ragionato anche il Milan se il gioco valesse la candela: risposta naturalmente affermativa, ma a che prezzo?
L’accordo fra le parti avrà durata annuale, fino al 30 giugno 2022, poi si vedrà. Tempo scandito da un ingaggio pari a 7 milioni di euro netti. La differenza, in un certo senso, la faranno i bonus: il compenso sarà arricchito da clausole specifiche atte a sottolineare l’impegno profuso dal giocatore finora. Il suo arrivo a Milanello ha cambiato pelle alla squadra di Pioli.
Non a caso, infatti, l’accordo prevede un bonus presenze: la Champions League chiama Ibra. Lo svedese cercherà di disputare più partite possibili visto che le notti europee fanno gola a chiunque. Persino a un campione navigato come lui. Inoltre si tratta di un rinnovo basato sulle prestazioni: 4,5 milioni di base.
Il resto – stando a quanto riporta Il Corriere dello Sport – legato a rendimento, partite giocate, numero di assist e gol. Una sfida nella sfida che consentirà al centravanti di stimolare ogni giorno la propria trance agonistica. Il carisma non è sul contratto come valore aggiunto, altrimenti Ibra avrebbe avuto un’ulteriore agevolazione.
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