L’Italia rischia di perdere la gara inaugurale di Euro 2020: il pericoloso scenario che portare la UEFA a escludere lo stadio Olimpico.
C’è molta confusione e incertezza intorno all’organizzazione dei prossimi Europei. Dopo il rinvio dell’estate scorsa, i numeri della pandemia Covid sono più o meno gli stessi e iniziano a subentrare nuovamente problemi. In particolare la UEFA si è impuntata sulla presenza obbligatoria di un certo numero di tifosi all’interno degli stadi. La richiesta ha ovviamente preso alla sprovvista diversi paesi, tra cui l’Italia che rischia di perdere la gara inaugurale del torneo.
Da diversi mesi la Serie A si gioca senza pubblico e il primo esperimento di riempire gli spalti è subito fallito anche se non c’erano ancora i vaccini. Per questo motivo, oltre all’aspetto puramente politico, servirà un nuovo via libera da parte del Cts. La UEFA però non si è limitata a mettere in guardia le nazioni ospitanti, ma ha anche inserito delle scadenze a breve termine. Una corsa contro il tempo che potrebbe riservare brutte sorprese.
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Euro 2020 Italia, possibile minaccia per l’esordio
Secondo quanto riportato da “Repubblica”, c’è la possibilità che l’Italia, in caso di mancate garanzie, non possa aprire Euro 2020. Nel concreto la prima gara della competizione tra la Nazionale di Mancini e la Turchia, in programma l’11 giugno 2021, potrebbe cambiare sede. Non si giocherebbe più allo stadio Olimpico di Roma come programmato da tempo, ma sarebbe spostata in un altro paese che assicura la presenza dei tifosi.
In particolare starebbe avanzando la candidatura proprio della Turchia che punterebbe sulla prossima finale di Champions League, fissata il 29 maggio a Istanbul con il pubblico. Un esempio che potrebbe convincere la UEFA a stravolgere il calendario degli Europei se l’Italia non darà una risposta definitiva entro le prossime settimane. Il nostro paese però dovrà fare attenzione anche ad altre nazioni, come la Russia di Putin e Ungheria di Orban, a loro volta pronte ad accogliere la gara inaugurale degli Europei.
UEFA, la deadline per il pubblico: l’Italia deve fare in fretta
In queste ore la UEFA ha imposto una deadline alle nazioni ospitanti per dare le necessarie garanzie sui tifosi. Come appreso dall’agenzia ANSA, il termine ultimo sarebbe stato fissato per venerdì 16 aprile, ovvero tra pochi giorni. Prima del week-end, i paesi coinvolti alla disputa delle partite dovranno cercare di assicurare la presenza di pubblico nei loro stadi altrimenti rischiano l’esclusione.
Alla fine di questa settimana la UEFA avrà in mano il quadro generale della situazione e, dopo l’Esecutivo di lunedì 19 aprile, comunicherà il calendario ufficiale della competizione. Dopo l’annuncio si sapranno tutti i possibili cambiamenti di sede, molto probabili allo stato attuale delle cose. La speranza è che l’Italia riesca ad adeguarsi e non rinunci a ospitare la gara inaugurale e le successive partite in programma all’Olimpico.
🏆 Spectators will be allowed to return safely to venues for #EURO2020.
🏟️ 8 host cities have confirmed stadium capacities. Decisions on matches in the remaining 4 host cities will be made on 19 April.
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— UEFA EURO 2020 (@EURO2020) April 9, 2021