Emre Can viene ammonito dopo un’azione giudicata irregolare. Fallo da rigore che poi non viene convalidato: perchè il giallo resta dopo il controllo del VAR.
Manchester City-Borussia Dortmund, partita che si infiamma sin dalle prime battute. Confronto di Champions League che vede in vantaggio i Citizens con gol di De Bruyne, ma non è l’unica azione degna di nota del primo tempo. Al 29′ c’è un’azione dubbia con Emre Can che interviene duramente su Rodri.
L’arbitro va a rivedere l’azione al VAR, il direttore di gara non fischia il rigore una volta terminato l’on field review: Emre Can protesta vistosamente con l’arbitro prima che quest’ultimo si esprima definitivamente sulla decisione da prendere. Situazione tesa, c’è chi chiede anche un presunto fallo di mano da parte del giocatore del City.
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Emre Can VAR toglie il rigore: perché l’ammonizione resta
Il fischietto prima ammonisce Emre Can per il fallo, poi non assegna il rigore. Le proteste ci sono e sembrano piuttosto vibranti. Perché l’arbitro ha revocato il rigore ma non l’ammonizione al calciatore? Il regolamento in tal senso parla chiaro: solo i cartellini per scorrettezze tattiche vengono revocati nel caso di azioni annullate dopo l’utilizzo della tecnologia.
Per essere revocata, una sanzione deve o non deve essere stata commessa. Nel caso del contrasto in questione, il fallo resta, anche se non da rigore. La scorrettezza c’è e rimane agli atti poiché si tratta ugualmente di un “intervento violento”. Ecco spiegato il motivo dell’annullamento del rigore pur mantenendo il giallo al calciatore.
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— Emre Can (@emrecan_) March 24, 2021