Il belga Romelu Lukaku ha cambiato il suo modo di giocare diventando il punto di riferimento dell’Inter di Conte. I numeri della trasformazione
Romelu Lukaku è il volto dell’Inter di Antonio Conte. Con 59 gol e 14 assist in 85 partite, il belga ha elevato il suo status anche rispetto alle stagioni con il Chelsea o il Manchester United.
Il suo percorso all’Inter l’ha portato a cambiare il suo stile di gioco. L’ha reso “un’arma letale” per le difese avversarie, come dimostra una dettagliata analisi su The Analyst, sito collegato alla società Opta (oggi Stats Perform) da cui ricaviamo i dati.
Il modulo classico dell’Inter, un 3-5-2 o 3-4-1-2 con un trequartista come Eriksen alle spalle delle punte, esalta la partnership tra Lukaku e Lautaro Martinez. I dati Opta rivelano che Lukaku ha una media di 3.2 tiri in porta, la più alta dal 2016. E dal 2014 non aveva mai mantenuto una media di expected goals per 90 minuti all’altezza dell’eccezionale 0,77 di questo campionato con la maglia dell’Inter.
Ma è notevole anche la quota di assist attesi ogni novanta minuti, salita a 0.18. Vuol dire che in ogni partita ha il 18% di possibilità di servire un assist, secondo un modello che valuta questa probabilità in base alla propria posizione, a quella dei compagni, alla vicinanza dalla porta.
La media è più alta di quella che ha registrato nelle sue stagioni a Manchester, ed è soprattutto doppia rispetto al suo primo campionato all’Inter.
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L’analisi Opta fa emergere come Lukaku sia uno dei giocatori che tira di più in Serie A dopo un’azione palla al piede. Non solo.
L’incremento degli expected goals a partita, ancor più evidente se dal calcolo si escludono i calci di rigore, dimostra come Lukaku in questa stagione all’Inter vada al tiro da posizioni potenzialmente più pericolose.
Dunque, si muove meglio in campo aperto anche rispetto al passato recente. Nelle azioni con palla in movimento, si fa trovare in posizioni migliori per andare al tiro e in gol. Con le sue qualità, non è difficile spiegare perché stia segnando sempre di più.
Lukaku infatti va in gol una volta ogni 108 minuti e converte il 55% di quelle che Opta indica come “grandi occasioni”. Mai era stato così efficace sotto porta finora.
C’è anche un altro elemento a supporto di questa sua svolta. Lukaku sta diventando un attaccante per certi versi meno generoso nell’occupazione del campo. Il belga rimane più a ridosso degli ultimi sedici metri, dove può essere più pericoloso.
Infatti, stanno crescendo i tocchi di Lukaku nell’area avversaria (7,6 in media a partita rispetto ai 6,6 della scorsa stagione). E stanno crescendo anche le speranze dei tifosi dell’Inter di festeggiare lo scudetto.
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