Inghilterra-Polonia riporta alla mente la sfida decisiva delle qualificazioni mondiali 1973. Il portiere Tomaszewski fece piangere Wembley
Nel 1973, Inghilterra-Polonia valeva la qualificazione ai Mondiali del 1974. Era l’ultima partita di un girone a tre che comprendeva anche il Galles. Una sfida senza appello. L’Inghilterra deve vincere altrimenti per la prima volta dal 1950, quando ha iniziato a partecipare ai Mondiali, mancherà la qualificazione.
La Polonia, che ha vinto 2-0 all’andata, può giocare anche per il pareggio. In porta, gli ospiti schierano Jan Tomaszewski, che quella sera indossa pantaloni rossi e maglia gialla. Brian Clough, allenatore del Derby County fino all’estate del 1973 e opinionista per la tv inglese, lo definisce “un pagliaccio con i guanti”.
Tomaszewski è un portiere istintivo e discontinuo. Nel 1972 ha commesso due errori decisivi nella sconfitta contro la Germania Ovest per le qualificazioni agli europei. Qualificazione che la Polonia manca per i suoi errori. Di conseguenza viene escluso per oltre un anno dalla nazionale. Anche la sua squadra di club, il Legia Varsavia, l’ha venduto al Lodz, di livello più basso.
A marzo del 1973, il ct Gorski lo schiera titolare in Galles nella prima giornata delle qualificazioni mondiali. La Polonia però perde 2-0 e, almeno sul primo dei due gol dei britannici, la colpa è soprattutto sua. Ma ha un’altra chance, Inghilterra-Polonia.
E’ il 17 ottobre 1973. “Stasera, in questo stadio e contro l’Inghilterra, in una sola partita potrete scrivere il vostro nome nei libri di storia” dice alla squadra il ct. Andrà proprio così. Inghilterra-Polonia si trasforma nella loro occasione per entrare nel mito.
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Per mezz’ora Inghilterra-Polonia è un assedio al fortino polacco. Gli inglesi attaccano con foga ma quel portiere un po’ goffo e con la maglia sgargiante para tutto, respinge tutto. Il tempo scorre, l’impazienza aumenta. Poi alla mezz’ora del primo tempo, il telecronista della BBC racconta quella che definisce una “tragedia”. Domarski vola in contropiede, calcia di destro e porta la Polonia in vantaggio.
A Wembley, la sfida si trasforma in un dramma sportivo, in una rappresentazione epica della generosità non ripagata. I Tre Leoni mettono alle corde i polacchi, pareggiano su rigore di Clarke ma il punteggio non cambia più. Tomaszewski continua a parare tutto il possibile e oltre. Il “clown” ha fatto piangere Wembley.
Inghilterra-Polonia rimane il punto più alto della sua carriera anche se otto mesi dopo giocherà i Mondiali da assoluto protagonista. In quell’edizione della Coppa del Mondo para anche due rigori, allo svedese Staffan Tapper e a Uli Hoeness della Germania Ovest. Ma nessuna partita avrà mai lo stesso livello di pressione di quella sera di ottobre a Wembley.
Dopo la partita, il Sun titolerà: “La fine del mondo”. Al contrario per Tomaszewski, come ha detto a Four Four Two, quel giorno all’improvviso, dalla sera alla mattina, “l’anattroccolo è diventato un cigno“
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