Tapiro d’oro a Cassano che parla della nuova serie TV sul suo amico ed ex capitano della Roma, Francesco Totti.
Tapiro d’oro a Cassano che, con il suo solito modo di fare, spiega il suo pensiero sulla nuova serie tv su Francesco Totti. Una serie di episodi che dovrebbero raccontare come era, in campo e fuori dal campo, l’ex capitano della Roma. L’amico Cassano però evidenzia in più di un’occasione quanto di vero ci sia poco in questa serie tv raccontando alcuni aneddoti che mettono ulteriormente in evidenza il loro rapporto e quello di Totti con la Roma.
Leggi anche: “Speravo de mori’ prima”, la serie su Totti: il cast completo e le curiosità
CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO
Tapiro d’oro a Cassano: la sua idea sulla serie tv
Raggiunto a casa sua a Genova da Valerio Staffelli, l’ex giocatore di Roma, Inter e Sampdoria ha ritirato il Tapiro commentando la serie tv dedicata a Francesco Totti: “La serie mi è piaciuta molto poco: la realtà non supera il 5%, il resto è romanzato. Io vengo fatto passare per un invadente, per qualcuno che non sono: fuori casa sono un pazzo scatenato, lo ammetto, ma a casa di Francesco mi sono sempre comportato bene. Non ho mai sbattuto le porte! Per non parlare dell’attore che fa la mia parte: non sarò bello, ma lui è peggio”.
Secondo Antonio Cassano non c’è nessuna somiglianza tra l’attore Pietro Castellitto e Totti. “Non c’entra niente, assomiglia più a Perin che a Francesco. Il mio rapporto con Totti? I primi 5-6 mesi lui era single e uscivamo dalla mattina fino alla notte. A volte tiravamo la mattina dopo e andavamo direttamente a Trigoria. Poi si è fidanzato e io ho cominciato a fare disastri da solo. Ma avevo 20 anni. Oggi, se tutto va bene, a mezzanotte mi addormento sul divano”.
Ciò che ha fatto discutere nella serie tv, è anche una presunta discussione tra i due per un assegno che il talento barese avrebbe successivamente trovato in macchina. Episodio che, secondo quanto è stato detto dall’ex Milan, non è mai accaduto visto che, il periodo in cui nella serie tv viene raccontato l’episodio, lui non era più alla Roma da ormai tre anni.
