Frappart arbitro, un primato dietro l’altro: icona dei fischietti donna nel mondo. Stephanie non ha profili social, non guarda le moviole e non legge i giornali cosa dicono di lei.
Anti diva per vocazione, non ha social, non legge cosa dice la stampa su di lei, non rivede gli episodi alle moviole. Ecco Stephanie Frappart, l’arbitro donna icona nel mondo: prima donna a dirigere una partita di Champions League, il 2 dicembre, Juventus e Dinamo Kiev, quinta giornata della fase a gironi. Ma non è tutto: a metà agosto 2019 il fischietto francese è stata il primo arbitro donna a dirigere una finale maschile in una competizione UEFA, Liverpool-Chelsea, Supercoppa Europa. “Non ho paura, sono come un uomo. Spero che il mio esempio serva per tutti gli arbitri donna e per tutte le ragazze che aspirano a fare questo lavoro” disse il giorno prima del match.
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Stephanie Frappart: carriera, record e curiosità
La prima donna arbitro a dirigere un match delle Qualificazioni Mondiali 2022, è solo l’ultimo primato di una carriera già ricca di record e riconoscimenti. L’ascesa della Frappart è stata rapidissima, nel 2014, il suo nome balza alle cronache calcistiche per la direzione di un match maschile, Niort-Brest, valido per la Ligue 2 francese, l’equivalente della nostra Serie B. Il 28 aprile 2019, diventa il primo arbitro donna a dirigere una partita della Ligue 1, Amiens-Strasburgo 0-0. Il 7 giugno 2019, la svolta, viene inserita ufficialmente nel team di arbitri che dirigeranno le partite del prossimo campionato francese.
Lo scorso luglio, la Frappart ha arbitrato la finalissima del Mondiale femminile 2019 vinta, a Parigi, dagli USA contro l’Olanda, ultimo traguardo internazionale nell’ambio del calcio femminile che va ad aggiungersi alla partecipazione al Mondiale 2015, alle Olimpiadi 2016 e all’Europeo 2017 nonché alla finale del Mondiale femminile Under-20 2018 tra Spagna e Giappone.
Frappart arbitro: storia e curiosità
La cifra della Frappart è questa, determinazione assoluta, quello che c’è fuori restano lì, critiche e opinioni non rientrano nella sua sfera personale. “Vivo in una bolla” ha detto recentemente. A dicembre 2020 un sondaggio di France Football l’ha inserita tra i nove direttori di gara migliori al mondo. “Nel calcio tutti parlano di quello che ha fatto l’arbitro, errori e critiche non mi interessano” ha raccontato.
La consapevolezza di essere un modello per molte donne nel mondo, un riferimento importante in uno sport profondamente radicato nel maschile ma qualcosa sta cambiando, così come il mondo arbitrale, rendono ancora più forte lo spirito di questo arbitro che ha ancora voglia di stupire.