Europei Under 21, Italia-Spagna deciderà buona parte del percorso degli azzurrini. Nella storia dei confronti diretti resta memorabile la finale del 1996
Italia-Spagna sarà la sfida probabilmente decisiva per il destino degli azzurrini di Nicolato agli Europei Under 21. La Spagna è la bestia nera dell’Italia nella manifestazione. Ma nella storia c’è anche il memorabile successo nella finale del 1996 che ha consentito all’Italia di entrare nella storia.
Gli azzurrini di Cesare Maldini, dopo aver vinto il girone di qualificazione con Ucraina, Slovenia, Croazia, Lituania ed Estonia, hanno superato ai quarti il Portogallo.
La fase finale si gioca proprio in Spagna. In semifinale, è decisivo Francesco Totti che firma il gol della vittoria contro la Francia a Barcellona. Nello stadio Olimpico catalano, costruito per le Olimpiadi del 1992, si gioca la finale. E a molti viene in mente la battaglia epica nella finale della pallanuoto olimpica di quattro anni prima: era Italia-Spagna anche allora, e fu un successo epico contro una squadra fortissima e aiutata dagli arbitri.
Nella Spagna Under 21 di quel 1996, la stella è Raul Gonzalez Blanco del Real Madrid. Cesare Maldini, ct dell’Under 21, gli piazza addosso un marcatore inflessibile come Fabio Galante che non lo molla un attimo.
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Europei Under 21, Italia-Spagna 1996: trionfo in nove ai rigori
La partita si sblocca su un’autorete, provocata da Totti. Poi la sfida si innervosisce, scoppia una rissa e Nick Amoruso viene espulso. L’Italia resta in dieci, ma con Galante, Nesta e Cannavaro tirare in porta agli azzurrini non è facile.
Raul comunque segna, ma solo su calcio su punizione: 1-1. Si va ai supplementari e l’Italia resta in nove per il cartellino rosso a Raffaele Ametrano. Gli azzurrini giocano mezz’ora generosa, resistono a tutti gli attacchi. Un po’ come farà la nazionale maggiore contro l’Olanda nella semifinale di Euro 2000.
La finale si decide ai calci di rigore. Sbagliano Panucci e Ivan De La Peña, grande a Barcellona ma incompreso alla Lazio. Poi segnano tutti fino al quarto rigore della Spagna. Calcia Raul, para un superlativo Pagotto.
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Il match point azzurro capita a Domenico Morfeo. E’ una promessa del calcio italiano, e tale resterà. Ma quel giorno con la sfrontatezza dei geni va a tirare l’ultimo rigore della serie, e lo segna. Rende così l’Italia la prima nazionale a vincere tre edizioni consecutive degli Europei Under 21.
La UEFA elegge Cannavaro miglior giocatore del torneo. Dieci anni dopo insieme a Nesta, Totti e Buffon, che erano con lui a Barcellona, alzerà la Coppa del Mondo.