Eriksen Inter TV, il danese ha parlato ai microfoni della Tv ufficiale del club
Dopo un inizio di avventura in maglia nerazzurra difficile, Christian Eriksen, nelle ultime settane pare aver conquistato la fiducia del tecnico Antonio Conte.
Infatti, l’ex Tottenham, nelle ultime partite sta trovando sempre più spazio e sta diventando sempre più determinante per la compagine meneghina. Oltre al calcio, il danese, è pieno di interessi e coltiva con grande dedizione i suoi hobby. Di questi aspetti ne ha parlato ai microfoni della televisione ufficiale dell’Inter. Le sue parole: “La musica che preferisco? Qualcosa che ti mette di buon umore. Ti aiuta ad andare avanti. Ascolto un po’ di tutto, dal pop all’R&B. Chi è fissato con la musica? Lukaku mette sempre le cuffie prima della partita. Nello spogliatoio c’è soprattutto musica sudamericana, che non è proprio il mio genere. Il mio primo concerto fu degli Swedish House Mafia, parecchi anni fa. Mi piacerebbe vederne uno dei Colplay. “We are the Champions” invece, quando la senti dagli altoparlanti, significa che hai vinto. L’ultima volta mi è capitato all’Ajax. Una canzone che non può mancare nella mia playlist? Wow di Post Malone, mi piace ascoltarla così come gli Imagine Dragons prima delle partite. La parola Wow mi fa pensare a quando la mia famiglia sorride”.
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Successivamente, Eriksen, svela quali sono le sue serie tv preferite: “Mi piace un po’ di tutto: azione, thriller, comici. Abbiamo molto tempo in albergo durante le trasferte. Ho provato a guardare alcuni film, come Il gladiatore, in italiano. Ma cambia tutto. Anche Il Re Leone per mio figlio. Come serie preferita dico Vikings, ambientato in Scandinavia. Con il fisico che ho, meglio per me vivere adesso che non allora. Mi piace anche The blacklist“.
Infine, il danese, ha svelato qual è il suo film preferito e che a 13 anni ha dovuto girare un documentario: “Mi piace molto Giustizia Privata. A 13 anni ho dovuto girare un documentario, ricordo che c’erano anche altri calciatori. Era un’iniziativa per giovani talenti in cui mostravamo alcune skills. All’epoca lo facemmo perché l’allenatore ci chiese di partecipare e accettammo“.
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