Elezioni Real Madrid, Florentino Perez dovrà prestare molta attenzione al prossimo rivale che, sebbene sia giovane, è un imprenditore di grande successo in Spagna.
Il futuro si programma: calciomercato, allenatore, bilancio societario. C’è però da tenere conto anche di un’altra cosa: le elezioni Real Madrid. Croce e delizia di tutti i presidenti uscenti. È però uno degli aspetti democratici del calcio e pertanto va rispettato. Dopo il Barcellona, toccherà anche ai Blancos eleggere il nuovo presidente. Certo, non è escluso che anche questa volta Florentino Perez potrebbe farcela ma tutto ancora può succedere. Cosa potrebbe accadere? Che per la prima volta, dopo le elezioni del 2009, 2013 e 2017, il presidente uscente abbia un rivale come candidato da affrontare. Una cosa del tutto nuova visti i precedenti che però, proprio per questo, rendere ancora più affascinante l’elezione presidenziale.
Leggi anche: Juventus, Zidane sogno impossibile: i segnali scoraggianti dal Real Madrid
Elezioni Real Madrid, Riquelme sfida Perez
Come detto in precedenza, mai come in quest’occasione, le elezioni Real Madrid saranno interessanti. Il tutto è dipeso da Enrique Riquelme, un uomo d’affari di 32 anni di Alicante che, in un’intervista a El Confidencial, ha dichiarato che intende candidarsi per diventare presidente del Real Madrid nei prossimi anni. Lo statuto del club prevede che, coloro che vogliono candidarsi devo avere un’anzianità di 20 anni minimo e deve avere una garanzia del 15% del budget del club. Entrambe le caratteristiche richieste vengono rispettate appieno dall’imprenditore spagnolo. Riquelme è il presidente della Cox Energy, società del valore di 300 milioni di euro, che si dedica alle energie rinnovabili nell’area latino-americana.
L’obiettivo di Riquelme
L’obiettivo del giovane imprenditore è quello di apportare un cambiamento all’interno del club. Per questo motivo, ha deciso di candidarsi. “In questo momento – ha detto Riquelme – o il club prende una direzione diversa e professionalizza al massimo la gestione, diventando un club veramente globale, o ci saranno problemi. Ed essere globale non è fare un giro negli Stati Uniti”.