L’incredibile storia di Lee Roche: ex giocatore del Manchester United ai tempi di Giggs e Beckham, oggi lavora come idraulico.
Nel mondo ci sono tantissimi bambini che sognano di diventare un calciatore, ma alcune volte anche chi ci è riuscito ha cambiato radicalmente vita in poco tempo. E’ l’incredibile caso di Lee Roche, ex terzino destro cresciuto nelle giovanili del Manchester United con cui ha avuto la fortuna di debuttare in prima squadra. Siamo nei primi anni 2000 quando un ragazzo di soli 20 anni si ritrova nello stesso spogliatoio di campioni come Giggs, Beckham e Scholes. Un’occasione irripetibile che diventa ancora più straordinaria quando il 5 novembre 2001 un certo Alex Ferguson lo schiera titolare in una partita di Coppa di Lega contro l’Arsenal.
E’ il suo esordio ufficiale con la maglia dei Red Devils che già dal risultato finale (sconfitta per 4-0) non si rivelerà molto fortunato. Nella stagione successiva però rimane nel giro della prima squadra e si toglierà la soddisfazione di giocare anche in Premier League e soprattutto in Champions League. Una prestigiosa vetrina che lo vede scendere in campo il 18 marzo 2003 nell’ultima giornata della fase a gironi contro il Deportivo la Coruña. In campo dal primo minuti, viene sostituto all’intervallo e anche in questo caso lo United, già qualificato, perde 2-0 in trasferta.
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Lee Roche, l’incredibile declino dell’ex Manchester United
La prima partita in Champions League purtroppo si rivelerà anche l’ultima di Lee Roche con il Manchester United. Dal quel preciso momento la sua carriera prende un’altra piega e inizia il lungo girovagare per le serie minori inglesi. Il sogno di giocare all’Old Trafford si infrange dopo pochi anni e il nativo di Bolton non riesce più a riprendersi. Gioca due stagioni in prestito al Burnley, prima di passare a una squadra gallese (il Wrexham) e perdere ogni speranza fino al ritiro anticipato a soli 27 anni.
Senza nemmeno accorgersene, si è ritrovato da condividere il campo con i più grandi campioni della storia dei Red Devils a essere senza squadra, anche a causa di alcuni infortuni. Un rapido declino che l’ha portato ad abbandonare la sua grande passione e cercare un nuovo lavoro, trovato come idraulico grazie anche all’aiuto della English Footballers Association.
In un’intervista al quotidiano spagnolo MARCA, ha raccontato i momenti più significativi e i rimpianti del suo passato: “Stavo un po’ in disparte, forse avrei fatto meglio a socializzare di più con i miei compagni. Ero come in una bolla, ricordo ancora la musichetta della Champions League. Oggi i miei colleghi mi chiedono di quella esperienza ma mi annoia parlarne e non ne vado fiero”.
La sua vicenda però può essere d’esempio a tantissimi giovani calciatori che si stanno per affacciare al mondo del professionismo: “Devono conoscere il mondo reale perché la maggior parte non ha un piano alternativo nel caso in cui come me non riescano a sfondare nel calcio”, ha concluso Lee Roche.