Lamela Bologna: il direttore sportivo dei felsinei, Walter Sabatini, ha ammesso come il centrocampista argentino ex Roma sia un obiettivo dei rossoblù
Il direttore sportivo del Bologna, Walter Sabatini, hai microfoni de “Il Resto del Carlino“, ha parlato delle prossime mosse di mercato in casa rossoblù. Nel dettaglio l’obiettivo di mercato numero uno ha un nome ed un cognome: Erik Lamela. L’argentino in forza al Tottenham è un pupillo di Sabatini e per questa ragione, il direttore sportivo ex Roma, potrebbe affondare il colpo per portare a Bologna un calciatore capace di far accendere l’entusiasmo della piazza.
Ecco nel dettaglio le parole di Walter Sabatini: “Erik Lamela è uno dei nomi che stiamo vagliando. Mi spiego: stiamo cercando di capire se ci siano le possibilità per arrivarci e non è detto. Di sicuro, dovesse uscire Orsolini, non ci sarebbe sostituto migliore, vedremo“.
Round of 16 tomorrow ! Let’s go 💪⚽️
Octavos de final mañana! Vamos 💪⚽️ #COYS #EuropaLeague pic.twitter.com/GlFAbQjRZX— Erik Manuel Lamela (@ErikLamela) March 10, 2021
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Lamela Bologna, le dichiarazioni di Walter Sabatini
Successivamente, Walter Sabatini, si è espresso anche in linea generale sul mercato del Bologna. Le sue dichiarazioni: “Non venderemo i migliori: venderemo ‘un’ migliore, al massimo due. Perché dobbiamo tenere i conti a posto, ripianare le perdite e trovare i soldini da reinvestire. Di sicuro Saputo non porterà a casa dei soldi. A me in carriera è successo di far portare a casa dei soldi, e anche parecchi, ai miei presidenti: ma Saputo i soldi che entreranno dal mercato in uscita ci ha già chiesto di reinvestirli bene. Ed è quello che faremo”.
Sabatini, infine, ha anche chiarito la questione relativa al tecnico rossoblù, Sinisa Mihajlovic. Le sue parole: “Chiariamo una cosa: non c’è dicotomia o distonia tra noi e il mister. Non è che se noi lo accontentiamo lui resta e in caso contrario no. Anche perché le sue richieste sono tollerabili: non ci ha mai fatto nomi di calciatori o campioni, ma caratteristiche di calciatori che gli servirebbero. Noi vediamo il calcio come Sinisa e lui lo vede come noi, capendo in che direzione vanno il calcio e l’economia”.