Andrè Silva, il Milan è solo un ricordo: che stoccata ai rossoneri

Andrè Silva, l’ex attaccante rossonero sta inanellando prestazioni positive in Bundesliga, sull’esperienza al Milan non ha rimpianti.

Andrè Silva, stoccata al Milan (Getty Images)
Andrè Silva, stoccata al Milan (Getty Images)

Andrè Silva sembra rinato. L’esperienza in Bundesliga, in forza all’Eintracht Francoforte, gli sta facendo bene. Lo conferma lui stesso e lo sottolineano i numeri: 21 gol in 34 partite. Dopo la parentesi rossonera l’attaccante ha cambiato il proprio approccio alle gare e la propria mentalità. L’ex milanista si racconta a Transfermarkt.it, dal segreto della sua metamorfosi all’armonia ritrovata in Germania. Impossibile, poi, non pensare agli Europei con la Nazionale. Il Portogallo lo aspetta, lui spera un posto per quest’estate. Anche se la strada da fare è ancora lunga, sembrano già esserci i migliori auspici.

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Milan dimenticato, Andrè Silva riparte dalla Germania (Getty Images)
Milan dimenticato, Andrè Silva riparte dalla Germania (Getty Images)

“Il valore di mercato è aumentato? Secondo me è troppo (ride n.d.r.). L’importante è rimanere sé stessi e credere nel lavoro che andiamo a svolgere. Mi sono messo alla prova ancora una volta dopo il Milan e i risultati mi stanno dando ragione. Qui ho trovato un equilibrio che, forse, non avevo altrove. Anche se l’approdo in Germania non è stato facile: ho dovuto apprendere tutto nuovamente, cambiare staff, lingua e abitudini. Qui tutto è possibile. Agli Europei ci penso, ma la testa è ancora altrove. Ovviamente spero di rientrare fra i convocati, sarà una manifestazione complicata ma abbiamo il dovere di crederci”, spiega l’ex centravanti rossonero. Il Milan ormai è un lontano ricordo.

Anche se il passato rossonero non sembra essere così remoto, ora Andrè Silva vuole continuare a fare bene in Germania. E chissà che dalle parti di Milanello non scatti qualche rimpianto. Il ragazzo è fiducioso, pensa a crescere e a segnare. Due cose che gli riescono bene. Il Milan, attualmente, può solo guardare. Così come il CT del Portogallo, in attesa, magari, di convocarlo. Se dovesse continuare a questi livelli, non pensarci sarebbe un sacrilegio.

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