Juventus e Pirlo pronti alla guerra dialettica pur di infastidire l’Inter nella corsa scudetto. Una serie di dichiarazioni aprono il dibattito sull’importanza del protocollo Covid-19.
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. È ciò che sta accadendo in casa Juventus. Dopo l’ennesima uscita agli ottavi di finale di Champions League, la Juventus punta diritto allo scudetto e alla Coppa Italia. Un doppio obiettivo da non perdere per continuare a mantenere quel record che la rende imbattibile almeno in Italia. Rispetto però alle passate stagioni, c’è un Inter agguerrita e pronta a tutto pur di ritornare a vincere quel trofeo che manca da troppi anni. Dieci punti di distacco, anche se con una partita in meno, non sono pochi e Pirlo questo lo sa bene. Per questo motivo, serve mettere pressione sugli avversari affrontando uno dei temi caldi di questa stagione: il protocollo per il Covid-19.
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Juventus, Pirlo punzecchia l’Inter
Con il susseguirsi delle ufficialità sui nuovi positivi al Coronavirus, il calcio italiano si interroga sul protocollo stipulato e firmato dalle società di calcio sul finire della passata stagione. Un accordo che, come è già accaduto in alcuni match, ha evidenziato quanto non si sia tenuto conto del ruolo rivelante della ASL. Discussioni su discussioni, scontri e liti tra club e tra Federazione e Coni ma niente è stato risolto. Si continua a scontrarsi sulla gestione delle positività e, qualsiasi decisione viene presa, c’è sempre uno scontento. È il caso anche di Andrea Pirlo che, sulla questione positivi in casa Inter, ha detto: “Come abbiamo giocato noi anche altre squadre hanno giocato con dei positivi, mentre in questo caso è però intervenuta l’ASL. Diciamo che l’Inter è stata fortunata, visto che potrà recuperare i malati durante la sosta senza nemmeno mandarli in nazionale”. Dunque, una stoccata su cui si innescherà una serie di polemiche senza però mai giungere ad una reale soluzione ad un problema così importante.
