Moviola Bayern Monaco-Lazio, fallo da rigore di Muriqi: analisi

Moviola Bayern Monaco-Lazio. Il ritorno degli ottavi di Champions si sblocca grazie al rigore di Lewandowski. Trattenuta di Muriqi su Goretzka

Moviola Bayern Monaco-Lazio, fallo da rigore di Muriqi: analisi
Moviola Bayern Monaco-Lazio (foto Getty)

Bayern Monaco-Lazio, gara di ritorno degli ottavi di Champions League, si sblocca su calcio di rigore. Lo realizza Lewandowski, che segna il suo 73mo gol nella manifestazione. Il fallo però ha scatenato le proteste della Lazio.

La decisione dell’arbitro ungherese István Kovács non ha convinto i difensori della Lazio. Nasce tutto da un calcio piazzato. Nell’area affollata, Muriqi cintura Goretzka, bravo a frenare lo scatto verso la porta per accentuare anche le conseguenze del contatto.

Il contatto però c’è, e dunque di fronte a una valutazione dell’arbitro che ha considerato chiaramente tutti gli aspetti del fallo, non può intervenire il VAR. Infatti, seppur si possa parlare di “rigorino”, non è qualificabile come chiaro ed evidente errore.

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Moviola Bayern-Lazio, l’analisi del rigore

Per valutare l’episodio bisogna fare riferimento alle infrazioni che possono causare un calcio di punizione diretto. E di conseguenza un rigore se commesso all’interno dell’area di rigore. Un giocatore può essere punito se interviene in maniera negligente, imprudente o con vigoria sproporzionata.

Per quanto riguarda la moviola di Bayern-Lazio, bisogna chiarire quali comportamenti possono provare un penalty. Un giocatore rischia di causare un calcio di rigore se carica, salta addosso, dà un calcio a un avversario o tenta di farlo, se spinge, se colpisce o ci prova, se effettua un contrasto con vigoria sproporzionata, se sgambetta un avversario o anche solo se tenta di farlo.

In questo caso la carica di Muriqi su Goretzka non è negabile, l’entità spetta alla discrezionale valutazione dell’arbitro. Per la Lazio la missione si fa sempre più impossibile.

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