Boca-River, a più di un anno di distanza dalla storica finale di Copa Libertadores le due anime di Buenos Aires, acerrime nemiche, si sfidano in uno dei derby più importanti al Mondo.
La notte di Boca Juniors-River Plate, si ferma l’Argentina. Un appuntamento di gala che, non solo nel paese ma in tutto il mondo. Dopo quanto accaduto nel 2018, i due club hanno l’opportunità di dimostrare quanto sia cambiata la mentalità sudamericana nell’approcciarsi ad una partita del genere. Lo scontro tra i tifosi e la decisione di giocare in campo neutro di Madrid la finalissima del Superclassico 2018 rimarrà una macchia indelebile per il calcio argentino. L’obiettivo sarà quindi doppio: da un lato dare ulteriore lustro ad una competizione che ne aveva perso a causa di ciò che accadde qualche anno fa; dall’altro, consentire alle due squadre di confrontarsi e di aggiornare la storia della loro rivalità.
Tra i due, chi arriva meglio al derby è sicuramente la squadra di Russo che, vincendo per 7 a 1 contro il Velez, si presenterà in campo con maggiore fiducia in sé stessa. L’obiettivo sarà avere in campo anche Tevez e Cardona, che al momento non sono ancora del tutto recuperati. Leggermente diversa è la situazione in casa River Plate. La squadra di Gallardo ha l’obbligo di ritrovare quella costanza di risultati che ha contraddistinto la sua squadra nel 2019.
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Spiegare le emozioni di un derby ed il significato che esso ha per alcuni tifosi non è sempre possibile. Se si prova solo ad analizzare cosa significhi Superclasico per Boca Juniors e River Plate, ci si va a confrontare su due visioni popolari differenti. Una visione della vita, un’identità popolare che spiega, solo in parte, cosa sia il derby più importante del calcio argentino se non sudamericano. Quando si pensa a Boca-River, si pensa anche allo scontro tra quartieri di Buenos Aires. I Xeneizes e i Millonarios: due identità popolari differenti ma sempre a confronto. Uno scontro storico, nato da un tradimento “involontario”. I giovani del barrio della Boca impegnati a sfidare i marinai inglesi, mentre dall’altro lato c’era un gruppo, il Rosales, che nel quartiere ricco di Nunez, davano vita al River Plate.
Due visioni contrapposte espresse apertamente su un campo di calcio. Una storia che è diventata ancora più interessante con la retrocessione nel 2011 del River Plate e con la vittoria della Libertadores degli stessi nel 2018 contro il Boca. Un dualismo moderno in contrapposizione con il passato ma che, proprio per questo renderà più affascinante il futuro.
La magia del calcio argentino torna su ‘Sportitalia’. La partita tra Boca Juniors e River Plate in programma alla ‘Bombonera‘ di Buenos Aires si disputerà tra poche ore. Il nuovo Superclasico sarà di fatto il 253esimo nella storia dei due club e sarà trasmesso in Italia dalla mittente televisiva italiana. La gara, infatti, sarà visibile sul canale 60 del digitale terrestre e in HD sul canale 560 con Si Plus e in streaming.
Come già detto in precedenza, Russo proverà a recuperare in extremis sia Cardona che Tevez. L’importanza della sfida impone di recuperare i due campioni anche se a mezzo servizio. Discorso diverso per Gallardo che, nonostante non abbia grossi dubbi di formazione, fino all’ultimo potrebbe valutare delle soluzioni alternative per bloccare le folate offensive degli avversari. Ecco le probabili formazioni:
BOCA JUNIORS (4-3-3): Andrada; Capaldo, Lopez, Izquierdoz, Fabra; Medina, Campuzano, Cardona; Villa, Tevez, Maroni.
RIVER PLATE (3-1-4-2): Armani; Maidana, Diaz, Martinez; Perez; Vigo, Carrascal, De la Cruz, Casco; Suarez, Borré.
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