Icardi al Milan, perché no. I rossoneri cercano un attaccante all’altezza per dare il cambio a Ibrahimovic. L’argentino figura fra le alternative possibili: Wanda Nara gradirebbe il ritorno in Italia.
La tripletta contro il Benevento ha aperto ulteriormente gli occhi al Milan: Dusan Vlahovic è un obiettivo dei rossoneri. Il mercato è sempre in divenire dalle parti di Milanello. Maldini e Massara cercano un vice-Ibra, i motivi che portano il club a scandagliare sul mercato sono molteplici: dalla poca sicurezza sul piano fisico che offre Mandzukic nel lungo periodo a Rebic e Leao che giocano adattati da seconda punta pur non essendolo. Una situazione precaria che va risolta, allora si torna a ragionare in entrata. Gli acquisti dovranno essere in linea con la nuova filosofia rossonera: nessun azzardo. Solo certezze ponderate sia a livello economico che sul piano tecnico.
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L’attaccante serbo piace proprio per questo: rappresenta un investimento sicuro – date le proprie capacità – e potrebbe ancora migliorare accanto a un campione affermato come lo svedese essendo classe 2000. Margini di miglioramento e adattabilità. Questa è la strada maestra, altrimenti ci sono le alternative di peso: qualcuno più conosciuto, ma anche più conteso, in grado di dare ai rossoneri altro lustro. Sul taccuino del Direttore Sportivo Ricky Massara si sono aggiunti altri due nomi: uno è l’ex Juventus Moise Kean, l’altro è l’ex Inter Mauro Icardi. Due piste stimolanti per ragioni diverse. Il primo sta facendo bene al PSG e riportarlo in Italia significherebbe dare al Milan ancor più esperienza europea in organico. Anche in vista di una prossima UEFA Champions League da giocare.
Il secondo l’esperienza europea ce l’ha già, ma non è l’unico motivo per cui portarlo a Milanello sarebbe strano e particolare allo stesso tempo: Icardi rappresenta il grande ex. Quello che in Serie A c’è già stato, dalla parte dei cugini, e se n’è andato sbattendo la porta fra polemiche, fraintendimenti e mugugni di vario genere. La procuratrice Wanda Nara ha già fatto intendere di non disdegnare – qualora se ne presentasse l’occasione – un ritorno in Italia: l’interesse del Milan non è solo interlocutorio. Allora tanto vale pensarci, specialmente se questo potrebbe servire – fra le altre cose – ad accendere un Derby già ricco di spunti. Milan l’è un gran Milan, anche sul mercato.
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