Dusan Vlahovic è uno dei giovani attaccanti più prolifici in Europa. Nei primi cinque campionati europei, condivide un record con Haaland
Nella prima mezz’ora della sfida di Benevento, Dusan Vlahovic ha confermato di essere un attaccante completamente rinato. L’arrivo di Prandelli alla Fiorentina ha trasformato il centravanti viola, che ha festeggiato la sua prima tripletta stagionale. E ha subito indirizzato il fondamentale scontro diretto per la salvezza.
All’8′ Vlahovic ha firmato il gol del vantaggio della Fiorentina con un sinistro da centro area. Merito anche del cross di Eysseric e di Ribery che ha dato il via all’azione. Sempre Eysseric disegna il traversone che conduce al 2-0. Il portiere del Benevento, Montipò, para su Caceres ma nulla può sull’intervento in seconda battuta del centravanti. Il terzo gol, maturato prima dell’intervallo, è un vero capolavoro.
“Devo tanto a Prandelli. Stavo attraversando un brutto momento quando è arrivato e mi ha dato fiducia” ha detto a febbraio. In effetti, con Iachini aveva segnato solo un gol in campionato quest’anno, contro la Sampdoria.
L’ex centravanti del Partizan Belgrado è un punto di riferimento totale per la Fiorentina. Gioca di sponda, protegge palla, dialoga con i centrocampisti, apre il gioco e finalizza. Con la doppietta al Benevento, è diventato il terzo giocatore serbo in doppia cifra in una singola stagione in Serie A dopo Milinkovic-Savic e Ljajic.
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Vlahovic come Haaland, i migliori giovani in Europa
L’attaccante della Fiorentina fa parte di un ristretto gruppo di calciatori. Sono solo quattro, infatti, i nati negli anni Duemila già in doppia cifra nei cinque principali campionati europei.
Inevitabilmente, il primo nome nell’elenco è quello di Erling Haaland, il bomber del Borussia Dortmund che sta battendo tutti i record anche in Champions League.
In questo quartetto figurano anche Moise Kean, completamente rigenerato da Mauricio Pochettino al PSG, e Amine Gouiri del Nizza.