Immobile Scarpa D’Oro, il centravanti della Lazio è stato premiato, con il premio conquistato lo scorso anno, in Campidoglio dalla Sindaca Raggi.
Ciro Immobile è stato premiato quest’oggi, con la consegna della Scarpa d’oro, in Campidoglio dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi.
L’attaccante della Lazio ha parlato durante l’evento. Ecco le sue parole: “La avevo vista solo dalle foto la Scarpa d’Oro e vederla così da vicino è una soddisfazione enorme. È emozionante perché leggere il tuo nome vicino a quello di grandi campioni ti riempie di orgoglio. Poi ricevere un premio qui in questa sala è emozionante. Con i tifosi sarebbe stata un’altra cosa, lo dedico soprattutto a loro che stanno soffrendo nel non vederci allo stadio. I miei punti di forza? La mia famiglia, quello che sono lo devo a loro per quello che mi hanno insegnato nella vita prima che nello sport. Non ho mai sentito la loro mancanza perché erano sempre con me anche con 10 telefonate al giorno. Ho cercato di creare la mia famiglia in base a quello che mi hanno insegnato loro. Vado orgoglioso di quello che ho creato fuori dal campo, quello che succede dentro è il frutto di quello che ho creato con loro. Tutta la squadra deve sentirsi vincitrice di questa scarpa d’oro. Non ha mai pensato di poterla vincere da solo, mi hanno aiutato i compagni i tifosi e la famiglia”.
Il classe ’90 ha poi ringraziato Lotito: “Alle parole del presidente mi sono emozionato, i complimenti dal punto di vista calcistico mi fanno piacere ma è una cosa soggettiva, l’essere uomo è oggettivo e quello che ha detto il presidente per me vuol dire che sono diventato una brava persona e un bravo uomo e questo mi permette anche di vincere”.
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Immobile ha poi continuato il suo discorso: “Ascoltare gli attestati di stima fa enormemente piacere, so da dove sono partito e sapevo dove voler arrivare. Questo è il mio messaggio anche per i più giovani, credete sempre fortemente nei vostri sogni“.
Il centravanti numero 17 ha poi svelato a quali sono i suoi giocatori preferiti della storia biancoceleste: “Studiando la storia della Lazio, Giorgio Chinaglia è l’attaccante che più mi ha emozionato ma anche Signori, tra tutti però mi rivedo in Bruno Giordano. Il gol più bello? Quello di tacco a Cagliari ma mi sono emozionato in tantissimi momenti”.
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