Robinho, condanna confermata a nove anni per violenza sessuale

Le motivazioni della sentenza di Corte d’appello a Milano per la condanna all’ex giocatore del Milan, Robinho

Robinho
Uno scatto di Robinho all’epoca dei fatti oggetto dell’indagine (Getty Images)

Nove anni di carcere: a dicembre era stata confermata anche in sede di Corte d’appello al tribunale di Milano la condanna nei confronti di Robinho, Robson de Souza Santos per una grave accusa di violenza sessuale.

Robinho, La sentenza

Oggi sono state rese note le motivazioni e le aggravanti che hanno portato a una riconferma della condanna. Secondo quanto si legge nel dispositivo della Corte d’Appello presso il Tribunale di Milano Robinho,– era il 2013  – e un complice avrebbero abusato sessualmente di una giovanissima.

Le motivazioni della sentenza pongono l’accento sul “particolare disprezzo nei confronti della vittima che è stata brutalmente umiliata” e sul tentativo di depistare le indagini: “Fin da subito gli imputati hanno cercato di sviare le indagini offrendo agli inquirenti una versione dei fatti falsa e previamente concordata”.

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Robinho
Robinho è tornato in Brasile, al Santos – dove è cresciuto – ma al momento non gioca (Getty Images)

La condanna

Robinho al momento è in Brasile, sotto contratto con il Santos, la sua prima squadra. Ma non gioca, proprio a causa del clamore che questa vicenda ha suscitato e che ha convinto il club a metterlo temporaneamente fuori rosa.

La condanna per Robinho e per un suo amico, Ricardo Falco, è a nove anni di carcere. Coinvolti nelle indagini altri quattro soggetti che si sono resi irreperibili.

La Corte, di fatto, ha accolto la richiesta del sostituto procuratore del tribunale di Milano Cuno Tarfusser sottolineando “lo stato di totale incoscienza della persona offesa”.

I fatti risalgono al 22 gennaio 2013 Robinho e i suoi amici  avrebbero fatto bere la ragazza fino al punto da renderla

incosciente e poi l’avrebbero violentata nel guardaroba di un

locale notturno. Robinho e Ricardo Falco non hanno mai cercato una transazione economica ma sono stati condannati anche a una pena risarcitoria di 60mila euro.

Il calciatore fu ascoltato all’epoca dei fatti ma non fu mai arrestato.

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