Alcuni club di Serie A hanno inviato una lettera al presidente di Lega: lo scontro sui diritti tv e i fondi privati.
L’assemblea di Lega non ha ancora deciso a quali emittenti affidare la trasmissione delle partite del prossimo triennio. Lo scenario non è cambiato molto dagli ultimi giorni. Ci sarebbe una corsa a due tra Dazn e Sky, ma non è stata ancora presa una decisione in merito. Ma la questione dei diritti tv non è la sola da affrontare: i presidenti di Serie A sono divisi anche sul tema dei fondi privati.
Cairo e Ferrero, rispettivamente patron di Torino e Sampdoria, avrebbero dato il loro assenso ad un accordo con alcune aziende private pronte ad investire sul campionato e che porterebbero maggiore visibilità. Nelle ultime ore, però, è arrivato il no secco di alcune società, contrarie all’introduzione di nuovi partner.
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L’assemblea è spaccata. Sette club del campionato italiano – Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Napoli ed Hellas Verona – hanno inviato una lettera ad altre nove società e al presidente di Lega, per comunicare la propria opinione in merito ai diritti tv e ai fondi privati. “Bisogna procedere senza indugi all’assegnazione dei pacchetti per il territorio italiano e internazionale – scrivono i presidenti – Confermiamo la nostra contrarietà alla proposta di partnership e non prenderemo in considerazione nuove proposte di questo tipo“.
Al termine della nota ufficiale inviata ai club e a Paolo Dal Pino, i sette club uniti hanno chiarito: “Se dovessero esserci condotte ostruzionistiche, chiederemo il risarcimento“. Un’avvertimento deciso e contro chi rallenta i processi decisionali sulla distribuzione dei diritti tv.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ANSA, il presidente della Lega Paolo Dal Pino avrebbe replicato alla lettera delle sette società. Dal Pino ha sottolineato, scrive l’ANSA, che i diritti tv non sono stati assegnati ancora perché le società non hanno superato “i loro conflitti individuali. L’agenzia riferisce alcuni passaggi di una lettera attribuita al presidente della Lega, che avrebbe scritto alle società ricordando di aver inserito il tema all’ordine del giorno delle ultime quattro assemblee di Lega.
Il presidente si augura che il conflitto di posizioni possa risolversi in fretta, “nel primario interesse collettivo del funzionamento utile della gestione associativa, lasciando che i lamentati reciproci comportamenti ostruzionistici abbandonino il campo ai principi di lealtà” e correttezza.
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