L’attaccante del Sassuolo Francesco Caputo ha rilasciato un’intervista nella quale ha condiviso la sua opinione sul tema dei vaccini e sugli stadi chiusi al pubblico.
Era il 9 marzo del 2020, praticamente un anno fa. L’Italia entrava in lockdown a causa della diffusione dei contagi per Coronavirus, ma quella sera si giocò l’ultima partita prima dello stop del campionato italiano.
In quel Sassuolo-Brescia, Ciccio Caputo siglò un gol e lo celebrò con la dedica e il mantra della scorsa Primavera: “Restate a casa, andrà tutto bene!“. Si sapeva poco del Covid all’epoca, e qualcosa è cambiato. Adesso l’attaccante neroverde scriverebbe altro su quel foglio esposto al Mapei: “Adesso direi “Vacciniamoci tutti“ – dice a la Repubblica – E’ l’unica soluzione per liberarci dalla pandemia“.
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Sassuolo Caputo: “Senza pubblico è dura, mi manca il tifo avversario”
In un’intervista concessa al quotidiano nazionale la Repubblica, il numero nove del club emiliano ha commentato i disagi causati dal Covid e le atmosfere tetre negli stadi: “Con il tempo mi sono abituato, ma senza pubblico è dura. Mancano persino i tifosi avversari, i loro insulti – poi aggiunge – La salute viene prima di tutto e ora non è possibile giocare a porte aperte“. Questa stagione, potrebbe terminare senza tifosi allo stadio. Lo scenario è possibile, visto che attualmente il Paese starebbe attraversando una nuova ondata: la terza da quando è iniziata la pandemia.
Francesco Caputo ha discusso anche del rapporto con Roberto De Zerbi, l’allenatore del Sassuolo: “Sono al centro di un’idea di gioco che mi piace, ci ho messo un po’ ad inserirmi, ma ora mi trovo benissimo. Per la mia carriera è stato fondamentale anche Andreazzoli“. E non nasconde il suo sogno: “Vorrei un posto agli Europei. Penso ad allenarmi e dare il massimo sempre, non guardo le statistiche“.