Real Madrid su Milinkovic-Savic (Getty Images)
Paquetà, oggi all’Olympique Lione, parla del suo passato in rossonero senza alcun rimpianto e spiega perché ha fallito
Due anni dopo il suo arrivo al Milan, acquistato dal Flamengo per quasi 40 milioni di euro con un contratto sontuoso, Lucas Paquetà torna a parlare del della sua esperienza non esattamente positiva in rossonero.
A tradire Paquetà sarebbe stata l’eccessiva pressione mediatica subita nel suo periodo milanista. Anche se il giocatore, oggi a Lione, non da alcuna responsabilità né al club né ai giornali quanto piuttosto a se stesso: “Sono state giornate complicate e forse avevo troppe aspettative su quella che doveva essere la mia carriera al Milan. Il primo che voleva far bene e spaccare il mondo ero io. E quando le cose sono cominciate ad andare peggio il primo a soffrirne, ovviamente, sono stato io. In prima persona. Mi sono messo addosso davvero tanta pressione, troppa. Ed è stata una lezione severa che ho imparato sulla mia pelle. Da quando gioco in Francia, una delle cose che mi dico spesso è ‘stai tranquillo’…”
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Flettendo con maggiore serenità sulla sua esperienza al Milan ma Paquetà non riesce a trovare una spiegazione: “A volte le cose vanno male e non capisci nemmeno il perché. Spesso non c’è un vero motivo per un fallimento. Un conto è subire un infortunio, vedere la tua stagione che va in frantumi a causa di un incidente. Ma in questo caso posso soltanto rimpiangere le occasioni che ho perduto a causa del mio desiderio di fare bene. La pressione genera stress. Lo stress può essere un buon carburante ma è estremamente negativo”.
Quando poi Leonardo, che lo aveva fortemente voluto al club, ha deciso di lasciare il Milan le cose sono andate anche peggio:
“Per me Leonardo è stato un punto di riferimento prezioso, un vero e proprio mentre che per me ha fatto moltissimo. Quando ha deciso di lasciare il Milan le cose sono gradualmente peggiorate e mi sono sentito molto più solo. Tutto è diventato più difficile e alla fine andarsene è stata l’unica soluzione possibile”.
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Oggi Paquetà si definisce più maturo: “Le mie caratteristiche tecniche non sono cambiate, sono il giocatore di sempre, che ha determinate attitudini e un buon margine di miglioramento. Credo di essere molto più maturo, forse anche un giocatore più forte che riesce ad accettare determinate regole del gioco e anche la pressione. D’altronde, quando si gioca un certo livello, la passione diventa assolutamente normale… Devi imparare a gestirla”…
Paquetà, pagato dal Milan 38 milioni di euro, è stato girato al Olympique Lione poco meno della metà. Contratto di cinque anni che scadrà nel giugno 2025. Un giocatore ancora alla parziale ricerca di sé a giudicare dalle sue prestazioni: venti presenze, quattro gol e due assist.
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