Haaland, perché non è andato al Manchester United: l’incredibile rivelazione

Il Daily Mirror ha svelato perché Haaland non è andato al Manchester United, passando dal Molde al Salisburgo. Il motivo è bizzarro

Haaland, perché non è andato al Manchester United: l'incredibile rivelazione
Haaland, perché non è andato al Manchester United: l’incredibile rivelazione

Di accordi mancati nel calciomercato se ne ricordano tanti. Di motivi bizzarri anche, tra documenti arrivati tardi, fax che non funzionano o richieste eccessive dei giocatori. Ma quello che il Daily Mirror rivela a proposito della trattativa tra Haaland e il Manchester United ha davvero dell’incredibile. Potrebbe ben figurare nello “Strano ma vero” della Settimana Enigmistica.

Il norvegese è ancora nella lista dei desideri di Ole-Gunnar Solskjaer. Il tecnico è stato un po’ sibillino nell’ultima conferenza stampa. Ha comunque rivelato che non ha mai perso i contatti con l’attaccante che aveva allenato ai tempi del Molde.

L’avrebbe voluto già l’anno scorso, quando ancora giocava nel Salisburgo ma stava già meravigliando mezza Europa. Non era ancora passato al Borussia Dortmund, dove avrebbe fatto schizzare in alto la sua valutazione a suon di gol.

E si sarebbe manifestato come uno strabiliante prototipo di attaccante post-moderno, capace di mettere insieme agilità e forza fisica, con una tecnica e una ferocia nel cercare la porta con pochi eguali nel mondo.

Leggi anche – Haaland, Solskjaer scalda i tifosi del Manchester United: “Siamo in contatto”

Manchester United-Haaland, perché l’affare fatto alla fine saltò

Haaland al manchester United, perché saltò (foto Getty)
Haaland al manchester United, perché saltò (foto Getty)Haaland Premier League

Ma il primo contatto è ancora precedente. Anni fa, il Manchester United aveva in mano quello che sarebbe diventato il centravanti più devastante del calcio europeo. L’accordo con il Molde, scrive il Mirror, era fatto. E per appena tre milioni di sterline. Oggi vale almeno venti volte tanto.

Mancava solo un ultimo dettaglio. Mancava l’ultima telefonata con l’agente, Jim Solbakken. La call fu anche fissata le 9 di mattina. Solo non era stato definito il fuso. Il Manchester United chiamò alle 9 ora inglese, erano le 10 ore norvegesi. Il Molde l’aveva però fissata all’ora locale. Saltata la telefonata, saltò l’affare. Il club in quei 60 minuti chiuse l’operazione con il Salisburgo.

Gestione cookie