Tutto su Jorge Sampaoli, nuovo tecnico del Marsiglia: l’allievo di Bielsa diventato grande in Cile. Un fallimento invece l’esperienza da ct dell’Argentina con Messi
Il Marsiglia ha scelto la via della rivoluzione. Via il presidente Jacques-Henry Eyraud, sostituito dall’attuale responsabile dell’area tecnica Pablo Longoria. Ufficiale il nome del nuovo tecnico, l’argentino Jorge Sampaoli, seguace di un altro allenatore passato per Marsiglia col suo bagaglio di idee innovative: Marselo Bielsa.
“Il Marsiglia è una squadra del popolo, e mi piace. Adoro i posti che trasmettono passione. Il Marsiglia ha un’anima, sono qui per questo” ha detto ai canali del club.
Sampaoli, meno integralista del “Loco” che considera il suo maestro, ha interrotto presto la carriera da calciatore. Da allenatore, ottiene i primi grandi successi in Cile. Nel 2011 guida l’Universidad de Chile alla conquista della Copa Sudamericana, la seconda competizione continentale dopo la Copa Libertadores. La possiamo immaginare come l’equivalente sudamericano dell’Europa League. Nessuna squadra cilena fino a quel momento l’aveva mai vinta.
Sampaoli al Marsiglia: la carriera
Ispirato dal 3-3-1-3 di Bielsa, Sampaoli ha sempre inseguito un calcio offensivo, con un pressing intenso e costante. Per questo, ha anche utilizzato software per analizzare le prestazioni dei suoi giocatori.
Risultati e metodo di lavoro gli hanno aperto le porte della panchina della nazionale del Cile. Sampaoli firma un risultato storico, porta la Roja al primo trionfo di sempre in Copa America. in finale batte proprio la “sua” Argentina ai rigori.
Il finale del suo rapporto con la nazionale cilena però è decisamente amaro. Se ne va tra le polemiche, per questioni di soldi. Arriva così in Europa, al Siviglia dopo Unai Emery. Conduce gli andalusi al quarto posto, poi torna ad allenare una nazionale. Ha la grande occasione di guidare l’Argentina. Finirà in un disastro.
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Mondiali 2018, quando Messi l’ha “esonerato”
“Il solo modo di avere successo sta nell’unire i giocatori. Devi cercare di farli sentire una cosa sola attraverso il divertimento, l’amore per la maglia, non a causa degli obblighi” diceva nel 2013, come rivela il libro ‘ Leones: Las historias de la U más exitosa de todos los tiempos’.
Ma nell’Argentina non gli riesce di unire i giocatori. Non gli riesce di scatenare l’amore comune per la maglia. Sampaoli si attira le antipatie dei leader della squadra. La frattura emerge in maniera lampante durante i Mondiali del 2018.
Messi e Mascherano gli fanno capire chiaramente che non hanno fiducia in lui. Dopo la sconfitta contro la Croazia incontrano Sampaoli e gli dicono che vogliono prendere loro le decisioni. Il ct subisce, l’Albiceleste perde negli ottavi: l’esonero è inevitabile.
“Avere Messi in squadra ti costringe a non avere margini di errore, allenarlo è stato fantastico” dice però il ct qualche tempo dopo.
Dopo la delusione con la nazionale, Sampaoli si è trasferito in Brasile dove ha allenato il Santos e l’Atletico Mineiro. Ora cercherà di risollevare il Marsiglia dopo la gestione Villas-Boas e la rivolta dei tifosi.