Milan-Stella Rossa, Pioli: “Europa League obiettivo, ma serve squadra volenterosa”

Milan-Stella Rossa termina 1-1. Punteggio che non soddisfa i rossoneri, ma garantisce loro la qualificazione agli ottavi di Europa League. In futuro, però, servirà un altro tipo di approccio.

Milan-Stella Rossa, Pioli (Getty Images)
Milan-Stella Rossa, Pioli (Getty Images)

Il Milan si fa bastare un pareggio contro la Stella Rossa. Il gol di Kessiè in apertura si porta dietro la bella esultanza dedicata a Willy Ta Bi, ma il pareggio della squadra ospite con Ben Nabouhane rovina parzialmente la festa a San Siro. Qualificazione arrivata, ma con qualche rimpianto. I rossoneri hanno sofferto più del dovuto, Pioli lo sa e cerca un’inversione di rotta per ritrovare quelle prestazioni del recente passato che non sembra essere eccessivamente alle spalle. Le parole del tecnico del Milan:

Cosa manca ultimamente a questo Milan? Questione di mentalità?

“Non credo. La squadra è mentalmente matura, non siamo nel nostro momento migliore. Qualcosa sta venendo meno, abbiamo fatto una partita seria. Peccato non aver gestito il vantaggio, ma abbiamo meritato la qualificazione. Se pensiamo alla nostra stagione, il bicchiere è ancora colmo di positività. L’Europa League resta un obiettivo, ma serve essere più volenterosi e metterci più attenzione. Altrimenti gli errori si pagano”.

Leggi anche – Kessiè, esultanza dedicata a Willy Ta Bi in Milan-Stella Rossa | FOTO

Milan-Stella Rossa, Pioli: “Più forti nelle difficoltà, dobbiamo tornare a dominare le gare”

Pioli dopo Milan-Stella Rossa (Getty Images)
Pioli dopo Milan-Stella Rossa (Getty Images)

Potevate piazzare il gol vittoria, la pressione ha giocato brutti scherzi?

“Stasera abbiamo avuto modo di piazzare le occasioni giuste. A fare il terzo gol non ci siamo riusciti, ma abbiamo spinto tanto. Basta poco per tornare quelli di un mese fa, i miei cerco di spronarli. I miei sono responsabili e sentono la pressione. Siamo giovani, le difficoltà ci faranno diventare ancora più forti”.

Prima concedevate meno all’avversario, cosa è cambiato?

“Credo che prima riuscivamo per un periodo più lungo a comandare le partite impedendo le ripartenze. Adesso il fraseggio per costruire superiorità numerica viene meno perché ci muoviamo in maniera più farraginosa. Concediamo qualche spazio in più. Dobbiamo fare più nostre le partite. Bisogna essere più volenterosi senza subire l’inerzia altrui”.

Gestione cookie