Atalanta-Real Madrid, presentazione tattica dell’ottavo di Champions League. Pressing, movimenti nelle due fasi, fasce: dove Gasperini può battere Zidane
In Champions League, l’Atalanta vanta 0.152 gol attesi per tiro, il Real Madrid solo 0,124. La squadra di Gasperini, dunque, ha più probabilità di vedere una conclusione trasformarsi in gol rispetto ai Blancos. L’Atalanta, peraltro, è al quinto posto per passaggi progressivi, ovvero quelli che consentono a chi riceve di avere meno avversari tra sé e la porta. Ne completa oltre 79 a partita, due in più delle merengues.
Da questi due indizi, e dal rendimento delle due squadre, è evidente che Atalanta-Real Madrid, ottavo di andata di Champions League, sarà una sfida decisa su pressing e transizioni.
La lavagna tattica di Atalanta-Real Madrid non può che partire dalla fase di pressione, che sarà determinante per i nerazzurri. Gasperini effettua in fase offensiva un pressing spesso orientato e aggressivo nelle zone centrali per deviare verso le fasce il possesso palla degli avversari.
E’ successo contro il Milan, in una delle partite migliori del 2021 in campionato. Potrebbe succedere anche in Champions League. Contro il Real Madrid, l’Atalanta può avere almeno due vantaggi.
Da un lato, la presumibile presenza come centrale difensivo di Nacho, che è a suo agio nella difesa aggressiva in campo aperto. Ma è molto meno efficace quando deve posizionarsi e leggere lo sviluppo del gioco. Un difetto emerso anche contro il Getafe in campionato, partita che il Real ha vinto pur giocando a lungo in inferiorità numerica.
A Muriel e Zapata il compito di togliere riferimenti e mettere i due centrali in condizioni di frequente pressione. Se attaccati, infatti, i due difensori del Real Madrid tendono a staccarsi o schiacciarsi troppo. Sarebbe un vantaggio o per i due attaccanti dell’Atalanta in prima battuta, o per i compagni che hanno seguito l’azione offensiva.
Dall’altro, uno dei duelli chiave di Atalanta-Real Madrid mette di fronte Gosens e Lucas Vazquez, adattato a terzino destro dopo l’infortunio di Carvajal. E’ l’aspetto centrale per quanto riguarda la sfida tattica in questo ottavo di finale di Champions League.
Gasperini dovrebbe schierare Maehle per Hateboer, che non sarà della partita. Ma a sinistra può sfruttare la spinta di Gosens contro un avversario incline agli errori individuali e di posizione se schierato, come in questo caso, in un ruolo non suo.
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L’Atalanta, non è una novità, chiede pressing alto e a tutto campo ai suoi difensori, che vanno anche a posizionarsi sulla linea di centrocampo per dare più linee di passaggio al momento di risalire il campo.
Quando i nerazzurri controllano il pallone su un lato, l’esterno di centrocampo sul lato opposto si accentra in modo da non mettere la difesa in inferiorità numerica sull’eventuale ripartenza avversaria.
La sistematica creazione di una doppia linea, 3+2, come primo passaggio della transizione negativa è uno dei valori aggiunti dell’Atalanta.
Contro il Real Madrid, questo movimento sarà un fattore chiave. Maehle e Gosens avranno il compito di rendere più difficili gli scambi in verticale fra terzino e ala del Real Madrid. E dall’altro di non scoprire la propria difesa contro il 4-3-3 di Zidane.
E mantenere così l’elevata efficienza dell’Atalanta nel recupero palla. Secondo i dati FBRef, l’Atalanta è la sesta squadra nei primi cinque campionati europei, la prima in Serie A, in termini di successo delle azioni di pressing. Successo che si misura nella riconquista del pallone entro cinque secondi dall’azione stessa.
Senza Benzema, infatti, il Real dovrebbe giocare con Mariano Diaz centravanti di movimento.
Sono perciò destinati a cambiare i movimenti dei tre davanti e, di conseguenza, le posizioni nelle due fasi dei centrocampisti come Casemiro, che recupera il pallone 12.2 volte a partita. Ma sempre meno del più efficiente e aggressivo difensore centrale nelle prime cinque leghe europee della scorsa stagione, Romero dell’Atalanta. Simbolo della difesa di Gasperini, è tra i primi dieci nel Big 5 per palloni recuperati e primo per contrasti e intercetti, sommati, a partita.
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Atalanta-Real Madrid sarà anche un interessante confronto a centrocampo. Casemiro tende ad occupare anche una posizione avanzata per svuotare il centro e affidare l’impostazione ai “passatori” designati del Real Madrid, Kroos e Modric.
Per l’Atalanta sarà importante, soprattutto in fase di spinta, non lasciare corridoi scoperti sulle corsie. Perché le sovrapposizioni di Mendy a sinistra, anche lui molto propositivo e un po’ più disciplinato in copertura, e di Vazquez a destra, potrebbero destabilizzare la fase difensiva dei nerazzurri.
Il tre contro tre al centro diventa dunque il barometro di Atalanta-Real Madrid. Pessina dovrebbe tenere sotto pressione Casemiro, Freuler e De Roon schermare Kroos e Modric.
Zidane potrebbe chiedere ad Asensio e Vinicius, titolari attesi nel tridente d’attacco, di rimanere più vicini e dialogare in mezzo nello stretto.
In questo modo Mariano Diaz potrebbe muoversi, anche fuori linea, negli spazi di mezzo su uno dei due lati del campo, e garantire a Modric o Kross l’imbucata in verticale o il corridoio per l’inserimento palla al piede.
Se così sarà, se non sarà schiacciata dalla densità del Real Madrid, l’Atalanta potrà provare a sfruttare a suo vantaggio lo spazio alle spalle di Asensio e Vinicius. In questo modo, saltando la prima linea di pressing, l’Atalanta può crearsi un importante vantaggio competitivo.
Nel Real Madrid, infatti, né Vinicius né Asensio mostrano una particolare propensione alla copertura.
L’Atalanta, allargando i due difensori centrali nella fase di costruzione bassa, può sbilanciare tutta la copertura delle merengues. E costruirsi così una strada verso un grande risultato.
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