Atalanta-Real Madrid, Gasperini attacca l’arbitro: “E’ il suicidio del calcio”

Il duro sfogo di Gian Piero Gasperini dopo la sconfitta dell’Atalanta con il Real Madrid in Champions League: le critiche sulle decisioni arbitrali.

Atalanta-Real Madrid Gasperini
Atalanta-Real Madrid Gasperini

Al termine di Atalanta-Real Madrid, Gasperini è un fiume in piena e alza una forte contestazione ai danni dell’arbitro, colpevole dell’espulsione di Freuler. Davanti alle telecamere di “Sky Sport”, il tecnico nerazzurro non si trattiene e critica duramente gli episodi a sfavore di stasera: “Stanno cercando di eliminare ogni forma di contrasto: questo è il suicidio del calcio. Ho preso una lunga squalifica, non aggravo la mia posizione altrimenti la UEFA mi butta fuori per due mesi. Ormai sul fuorigioco non possono più sbagliare. Sui falli di mano, dopo il casino dell’anno scorso, si è trovato un po’ più di equilibrio. Queste cose però sono inaccettabili”.

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Atalanta-Real Madrid, Gasperini: “Non distinguono un fallo da un contrasto”

Gasperini Atalanta Real Madrid
Gasperini Atalanta

Lo sfogo di Gasperini continua con altre pesanti accuse: “Non possiamo avere arbitri che non distinguono un fallo da un normale contrasto. Se non capiscono devono cambiare mestiere: non è la scienza aerospaziale, non bisogna essere ingegneri della Nasa per valutare queste situazioni. In più ora hanno il VAR per risolvere eventuali errori. Hanno di tutto, ma sbagliano anche davanti alle immagini in Europa come in campionato. Questa sera si è giocato di più, in Serie A fischiano 100 falli a partita”.

D’altronde l’espulsione ha inevitabilmente condizionato la gara: “C’è tanta amarezza, ci hanno rovinato la partita con un episodio eccessivo. Non so quanto sarebbe finita in undici, ci siamo dovuti difendere e lo abbiamo fatto anche bene. Peccato soltanto per il gol un po’ casuale nel finale ma si vede che doveva finire così”.

Il risulto però lascia ancora qualche speranza per il ritorno: “La qualificazione non è chiusa: basta andare a vincere a Madrid. Non abbiamo altre alternative e questo può favorirci. Ci vuole un’impresa, se la facciamo saremo passati”.

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