Atalanta-Real Madrid, questa sarà una notte speciale per i tifosi bergamaschi. L’ATS (Azienda per la Tutela della Salute) ha lanciato un appello ai sostenitori della squadra di casa per evitare qualsiasi tipo di assembramento
E’ una notte speciale per i tifosi nerazzurri: questa sera, alle ore 21, è in programma Atalanta-Real Madrid. E’ il primo round degli ottavi di finale della Champions League. Un vero peccato che i sostenitori del team allenato da Gian Piero Gasperini non possano assistere a questo match. Stesso problema per tutti i tifosi delle altre squadre che, da quasi un anno, non accedono agli impianti sportivi per via della pandemia del Covid.
Ed è per questo motivo che il Direttore Generale dell’ATS di Bergamo, Massimo Giupponi, ha lanciato un vero e proprio appello per i sostenitori della squadra di casa a poche ore dalla sfida Atalanta-Real Madrid. Queste le sue parole: “Cari tifosi bergamaschi, quella che stiamo per vivere è una giornata storica sportivamente parlando. La nostra Atalanta che sfiderà il Real Madrid in casa nostra. E’ motivo di orgoglio, gioia e partecipazione sportiva che ci ricorderemo per tutta la vita.
Dobbiamo accompagnare i nostri ragazzi, idealmente, con il sostegno della nostra vicinanza e soprattutto col calore che meritano, evitando però la presenza fisica allo stadio e nei pressi dello stesso. L’incubo Covid ancora non è terminato. Ricordiamoci che stiamo ancora combattendo con questo virus“.
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Atalanta-Real Madrid, l’appello dell’ATS: “Niente assembramenti“
Giupponi ha continuato dicendo: “Viviamo l’attesa di questa grande sfida con la prudenza e la cautela che stiamo vivendo in questo periodo. Evitiamo di riunirci ed incontrarci con abbracci, cori ed assembramenti. Non è ancora il momento di vivere tutto ciò, ma sono sicuro che un giorno tutto questo finirà.
Bisogna ancora avere pazienza, come l’abbiamo dimostrata nell’attendere questo sogno di affrontare i campioni come quelli del Real Madrid. Sono sicuro che i nostri supporters saranno vicini alla propria squadra, anche se a distanza e davanti alla tv. Possiamo raccontare ai nostri nipoti questa fetta di storica calcistica della nostra Bergamo. Grazie a tutti voi e ricordiamoci che lo facciamo esclusivamente per il rispetto della salute di tutti“.
