Sartor, l’ex difensore di Inter, Roma e Juventus è stato arrestato dalla Guardia di Finanza lo scorso venerdì perché coltivava una serra di marijuana in casa
Brutta notizia per il mondo del calcio. L’ex calciatore di Juventus, Inter e Roma, Luigi Sartor, è stato arrestato dalle Fiamme Gialle lo scorso venerdì. Insieme ad un complice coltivava ben 106 piante di marijuana in un casolare abbandonato di Lesignano Palmia, in Emilia Romagna. Al momento il quarantaseienne si trova agli arresti domiciliari. A riportare la notizia è “La Gazzetta di Parma‘, città in cui l’ex terzino ha scelto di vivere una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Verso l’ora di pranzo del 12 febbraio Sartor e Marco Mantovani (il complice) sono stati colti sul fatto mentre erano intenti a curare le piante. Le prime stime riportano che dalla piantagione si potevano ricavare più di due chili di sostanza stupefacente. Pochi giorni fa gli agenti avevano già notato qualcosa di sospetto e simularono un controllo stradale di routine alla vettura dell’ex giocatore. All’interno della macchina c’era proprio l’aroma della marijuana. Una volta arrivato di fronte al giudice, Beatrice Purita, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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Sartor, non è il primo arresto per l’ex difensore: l’altra accusa dell’ex Roma
Non è la prima volta che Luigi Sartor viene arrestato. Nel 2011 è stato al centro delle indagini della Procura di Cremona per Calcioscommesse. Dopo un primo arresto, la scarcerazione nel nel 2019 quando è stata estinta l’accusa di associazione a delinquere.
Cresciuto nelle giovanili della Ternana, Padova e Juventus ha esordito in bianconero (con la prima squadra) nel 1992. Poi le avventure con le maglie della Reggiana, Vicenza, Inter, Parma, Roma, Ancona, Genoa, Sopron e Verona. Con la Ternana ha chiuso la sua carriera calcistica. Vanta anche due presenze nella nazionale maggiore (tra il 1997 ed il 2002).