La Juventus dovrà viaggiare verso il Portogallo per la Champions League e cresce la paura Covid. I bianconeri dovranno seguire regole ferree
Vigilia di Champions League per la Juventus, attesa in Portogallo per l’andata degli ottavi di finale contro il Porto. I bianconeri dovranno lasciarsi alle spalle la debacle in campo europeo dello scorso anno, tentando di conquistare il passaggio verso i quarti con un buon vantaggio ancor prima del match dello Stadium.
Andrea Pirlo si affiderà a Cristiano Ronaldo, che torna in patria in cerca della miglior condizione, facendosi esaltare dalle sue serate. Sarà fondamentale ritrovare anche il miglior Morata, apparso spento nelle ultime uscite. Il Porto non attraversa un periodo così esaltante e, per quanto non bisognerà comunque sottovalutarlo, non appare un avversario così ostico. Le preoccupazioni maggiori, al momento, per la Juventus riguardano il Covid.
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Juventus, allarme Covid in Portogallo: lo scenario per la Champions
In Portogallo, infatti, lo scenario è allarmante. Il paese è in completo lockdown, proprio come l’Italia lo scorso anno tra marzo e maggio. La UEFA ha concesso comunque lo svolgimento della partita allo stadio Do Dragao, ma i bianconeri dovranno rispettare una serie di regole. In primis, la conferenza stampa, che si svolgerà in streaming da Torino.
Una volta arrivati nel paese, bisognerà seguire una serie di istruzioni nell’aeroporto. Giunti in hotel, tutto il club vivrà in una bolla, blindato completamente fino alla ripartenza per Torino tra mercoledì e giovedì, appunto dopo la partita. La rifinitura di domani non si svolgerà come di consueto sul campo d’allenamento, ma nella palestra d’albergo. Un clima sicuramente non tranquillissimo per Ronaldo e compagni, che dovranno restare concentrati sulla sfida in programma a partire dalle 21:00, per non rivivere i fantasmi delle gare con il Lione.
