Napoli-Juventus, tre punti per cercare di uscire dalla crisi. I partenopei hanno centrato l’obiettivo, ma sembrano essere ancora lontani dalla miglior condizione. Gattuso evita l’esonero.
A Gattuso la Juventus gli fa un baffo, e non è solo questione di look con cui l’allenatore – visibilmente diverso – si è presentato all’appuntamento del sabato sera. La febbre, per citare un capolavoro cinematografico, l’ha fatta venire ai tifosi partenopei: Insigne decide la gara contro la Juventus e al Diego Armando Maradona si festeggia. Un rigore salva la panchina all’allenatore che, però, resta ancora in bilico. Le voci, in settimana, parlavano di un possibile divorzio fra l’ex Milan e il Napoli in caso di tonfo contro i bianconeri. Invece, riprendendo le parole del tecnico, “questa squadra ha saputo soffrire portando a casa i tre punti”.
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Vittoria che, in qualche maniera, significa ancora tempo per Gattuso: boccata d’ossigeno necessaria per lavorare e uscire definitivamente dalla crisi di risultati. Scetticismo, soprattutto dopo la sfida di Coppa Italia, l’aveva espresso il gioco del Napoli. Elementi poco incisivi in campo e troppe occasioni sprecate: ancora presto per parlare di inversione di rotta, ma la vittoria casalinga contro la Vecchia Signora è un primo tassello per ricostruire. In primis il rapporto con la tifoseria stanca di vedere una squadra poco cinica e, a tratti, svogliata. Il mister ha parlato chiaro: “Non mi interessa quando dicono che sono scarso, le critiche costruttive ci stanno. Non accetto le offese personali”.
Questo significa che il tecnico, malgrado tutto, è presente e non abbandona – almeno fino a nuovo ordine – la nave. Parecchio rumore ha fatto, in tal senso, anche la smentita di presunte dimissioni. L’allenatore dimesso non ha intenzione di esserlo mai, in campo e fuori. Allora si può – dopo tre punti che danno respiro e morale – ripartire assieme per una nobile causa: riportare il Napoli a essere temibile. Senza temere, almeno per ora, un esonero che fino a pochi giorni fa sembrava imminente. Gattuso resta al suo posto, anche se De Laurentiis (magari sotto traccia) i casting per la panchina continua a farli.
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