La UEFA si è pronunciata sull’inchiesta nei confronti di Sebastian Coltescu, al centro di un presunto caso di razzismo in PSG-Basaksehir di Champions League.
A circa due mesi dall’accaduto, la UEFA ha chiuso il presunto caso di razzismo in PSG–Basaksehir di Champions League. Dopo un’accurata indagine, la commissione etica e disciplinare dell’organo europeo ha assolto il quarto uomo Sebastian Coltescu e il guardalinee Octavian Sovre.
I due arbitri rumeni, finiti al centro di un’inchiesta dopo le loro sospette espressioni, che aveva portato al rinvio della partita, non saranno puniti. Il procedimento d’ufficio sarebbe ancora in corso, ma l’accusa di razzismo dovrebbe trasformarsi in un semplice caso di condotta impropria. In questo caso si evitano sicuramente gravi sanzioni.
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Per la UEFA non c’era alcun intento di natura razzista nelle parole rivolte a Pierre Webo, il vice allenatore della squadra turca che sedeva in panchina. Nella lingua rumena infatti “quel nero” non hanno un significato peggiorativo o negativo e tantomeno una connotazione offensiva.
Le prove audio e video sono state analizzate accuratamente dalla direzione disciplinare che ha mandato in archivio il caso, senza prendere provvedimenti nei confronti dei due direttori di gara. A questo punto Sebastian Coltescu e Octavian Sovre, dopo un periodo di sospensione imposto all’indomani della vicenda, torneranno probabilmente in campo anche a livello europeo.
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