Real-Juve fa discutere ancora dopo quasi 3 anni, a causa della scelta presa dall’arbitro Oliver. Spuntano retroscena risalenti alle settimane successive a quel quarto di finale di Champions League
Torniamo indietro nel tempo, più precisamente all’11 aprile del 2018. La Juventus è reduce da una sconfitta per 3-0 allo Stadium contro il Real Madrid ai quarti di finale d’andata di Champions League e si gioca l’accesso alle semifinali al Santiago Bernabeu. I Blancos sembrano inarrestabili, sono nettamente la squadra più forte al mondo in quel momento e ribaltare un risultato simile appare impossibile.
Gli uomini allenati da Massimiliano Allegri, però, passano in vantaggio dopo appena 2 minuti con un gol di Mario Mandzukic. L’inerzia della partita cambia e al 37′ i bianconeri sono in vantaggio per 2-0. Manca solo un gol e si va ai supplementari. La rete arriva, al minuto 60′ con Matuidi, che gela i tifosi delle Merengues. Sembra la serata perfetta, fino all’ultimo minuto di gara, quando, l’arbitro Oliver, concede un calcio di rigore al Real Madrid per un fallo dubbio di Benatia in area.
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La decisione del direttore di gara inglese fa infuriare tutti i calciatori della Juve, Buffon in primis, che viene espulso per proteste. Da quel gesto divenne famosa la dichiarazione post partita del portiere: “L’arbitro ha una pattumiera al posto del cuore”. Al settimo minuto di recupero, Cristiano Ronaldo trasforma il rigore e porta il Real in semifinale.
Dopo l’incontro si sono susseguite polemiche per giorni interi e, a distanza di quasi 3 anni, quella decisione fa ancora discutere. A parlare recentemente dell’episodio è stato Mark Clattenburg, uno degli arbitri più rispettati del calcio inglese, che ha inviato una lettera al Daily Mail dopo che l’arbitro Mike Dean è stato minacciato di morte in seguito ad una recente espulsione.
Nella lettera ha scritto: “Sono abituato a ricevere lettere a mio nome, dove si leggono solamente insulti e minacce. Ho denunciato tutto alla polizia, ma nessuno è stato condannato o arrestato. Purtroppo con i social media si è ampliato tutto”. Nel finale della lettera il riferimento ad Oliver: “Michael ha dovuto trasferire la sua famiglia dopo la partita in cui la Juve venne eliminata dal Real Madrid nel 2018″. Un avvenimento certamente spiacevole e condannabile, che ha sfortunatamente coinvolto anche le persone più vicine al direttore di gara inglese.
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