Juventus-Inter, Pirlo e il paragone con Allegri: "Va bene, se vinco come lui"
Andrea Pirlo in conferenza stampa dopo Juventus-Inter, semifinale di Coppa Italia. Il confronto con Allegri e una promessa ai tifosi
“Non ho visto Conte, all’intervallo sono subito rientrato negli spogliatoi e avevo altri pensieri cui badare”. In conferenza stampa, dopo lo 0-0 contro l’Inter, il tecnico della Juve Andrea Pirlo dribbla le domande sul litigio a distanza tra il tecnico nerazzurro e il presidente bianconero.
“Era nei miei piani essere in finale di Coppa Italia, e vincere una Supercoppa da debuttante” ha detto Pirlo, che ha portato la Juve alla 19ma finale della sua storia nella coppa nazionale. Una soddisfazione anche maggiore, ammette, di quelle che si è tolto da giocatore. Perché quello è un ruolo più facile.
Essere in panchina rappresenta una sfida ben diversa, nell’approccio, nella gestione, nella preparazione delle partite. Anche se gli abbracci con Chiesa, con Cristiano Ronaldo dopo la partita, dicono anche che Pirlo sta conquistando sempre più la fiducia della squadra per le sue idee, e non solo per il carisma che esercita per il suo passato di campione.
Da allenatore, dice, “devi pensare per 33 teste diverse. Comunque non abbiamo ancora fatto nulla, siamo ancora a metà stagione e abbiamo tanti obiettivi da raggiungere” dice Pirlo.
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Per molti, la Juve di Pirlo somiglia a quella di Allegri per facilità di cambiare pelle, per la mutevolezza ricercata come esaltazione della competitività. “Se devo vincere quanto lui, potete chiamarmi anche allegriano – ha detto -. Prepariamo ogni partita diversamente, in relazione agli avversari. Non abbiamo corso rischi, Handanovic è stato il migliore in campo. E siamo contenti anche di questo” ha aggiunto il tecnico bianconero, che ha costruito una squadra offensiva ma con un grande equilibrio in fase di non possesso. Non a caso, la Juve vanta anche la miglior difesa della serie A.
Demiral e De Ligt, sottolinea, “sono più aggressivi e possono giocare nell’uno contro uno in campo aperto. Hanno dimostrato di essere dei grandissimi giocatori. Ho quattro grandi difensori, e di volta in volta scelgo chi ritengo siano i migliori“. La scelta di schierarli ha pagato. La Juve è la squadra contro cui Lukaku ha giocato di più senza mai essere andato in gol in carriera.
In fase di impostazione, dice, abbiamo giocato con un centrocampista che veniva dietro e con i terzini avanzati a centrocampo. “Difendiamo sempre con il 4-4-2, ma quando attacchiamo lo facciamo in tanti modi diversi, in relazione agli avversari e a come loro ci vengono a prendere”.
Pirlo non esclude la possibilità di far giocare insieme Cristiano Ronaldo, Dybala e Morata. “Non li ho mai avuti a disposizione ancora tutti insieme, quando li avrò si potrà cercare una soluzione per farli giocare tutti” conclude il tecnico della Juve.
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