La Juventus arriva in finale di Coppa Italia ai danni dell’Inter. 0-0 che pesa all’Allianz Stadium, la squadra di Conte non è riuscita a imporsi: niente rimonta dopo la gara d’andata per i nerazzurri.
La Juventus approda per la 20esima volta in finale di Coppa Italia, stavolta eliminata in semifinale è l’Inter di Conte. Uno 0-0 nella gara di ritorno che garantisce il passaggio del turno ai bianconeri, forti del 2-1 all’andata, centrando l’ultimo atto della Coppa Nazionale. L’Inter si ferma un attimo prima, non riesce la remuntada ai nerazzurri che ci hanno provato fino all’ultimo ma è mancata quella grinta in più che avrebbe potuto fargli compiere l’impresa. Conte amareggiato ma consapevole:
Che partita è stata?
“Secondo me avremmo dovuto concretizzare situazioni che avevamo creato. Peccato perché nei 180 minuti abbiamo combattuto fino alla fine, pagato dazio per alcuni “regali” dell’andata. Abbiamo cercato fino alla fine di far gol, sapevamo di poterli mettere in difficoltà. Ci abbiamo provato con voglia e determinazione a ribaltare il risultato: non ci siamo riusciti, si impara dagli sbagli”.
Fonti Juventus parlano di insulti con Agnelli e Bonucci: conferma?
“Fonti Juventus dovrebbero dire la verità. Il quarto uomo ha visto quello che è successo durante la partita, nulla da dire. Serve più sportività e rispetto per chi lavora. Meglio parlare di calcio”.
Lukaku, dopo il Derby, più in difficoltà?
“Sicuramente partita difficile, Romelu nelle ultime partite non è sembrato al 100% ma come in altre partite ha dato il massimo. Per noi è importante, poi ci sono giornate più opache e altre più brillanti“.
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Si aspettava di più da Eriksen?
“Eriksen ha fatto il suo. Abbiamo cercato di metterli in difficoltà, per il resto sono contento di quello che ha dato”.
Una sola cosa è rimasta all’Inter: punta tutto sullo Scudetto?
“Sai quello che è rimasto della stagione nerazzurra non serve dirlo ora, dobbiamo guardare in alto. A volte riesce altre meno. Siamo usciti di scena contro grandi squadre. Dobbiamo lavorare per cercare di essere dove vorremo essere, l’Inter ha riacquistato credibilità. Questo conta anche nell’approccio con gli avversari”.
Sensi, un giudizio sulla sua prestazione?
“Oggi due playmaker in campo. Stefano deve tornare al 100% affidabile, purtroppo ha vissuto un anno bersagliato da infortuni. Perdi un po’ di fiducia in te stesso quando succede questo. Noi dobbiamo rincuorarlo anche sul piano psicologico”.
Lautaro in fase calante?
“Non dimentichiamo che giocavamo contro la Juventus. Non è facile fare una partita simile, a livello di gioco c’è sempre qualcosa da rimproverare ma non possiamo scagliarci troppo contro i singoli: parlo di percorso e step di crescita per questo. Lautaro ha 22 anni e deve crescere, non possiamo neanche pesare che ci risolva la situazione. O vinciamo da squadra oppure non possiamo pretendere “.
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