Roma, Daniele De Rossi ha parlato ai microfoni dell’ex attaccante Christian Vieri durante Bobo TV. L’ex capitano giallorosso ha parlato (anche) della gestione del tecnico Fonseca sulla panchina della Roma.
Daniele De Rossi torna a parlare e, come quando era in campo, un suo intervento non è mai banale. Uno dei tanti meriti riconosciuti, dentro e fuori dal campo, all’ex centro mediano metodista giallorosso è proprio quello di non nascondersi tanto con gli scarpini addosso quanto con un microfono in mano: durante le interviste, infatti, non lascia niente al caso. Ha le idee chiare, sa cosa vuole, cosa può o non può dire, ma riesce anche a essere sé stesso. Lontano da frasi retoriche e banalità. L’ha fatto a Propaganda Live e torna a farlo ai microfoni di Christian Vieri, insieme ad Antonio Cassano (suo ex compagno nella Roma), Nicola Ventola e Lele Adani nel corso della Bobo TV. Contenitore molto seguito su Twitch, in cui l’ex attaccante interista è il mattatore della serata.
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Nell’ultima occasione, tuttavia, la differenza l’ha fatta De Rossi che ha parlato di Roma, della Roma e di Fonseca. Il tecnico portoghese, al momento, è bersagliato dalla piazza e al centro di polemiche: c’è chi ritiene che, al suo posto, possa subentrare Allegri a fine stagione. Supposizioni. Daniele, nel suo piccolo, prova a rimettere insieme i pezzi: “Dubitare di Fonseca adesso è pura follia, non puoi mettere in discussione uno che era terzo fino a poco tempo fa, ora è quarto, ma fra due settimane potrebbe essere – volendo – ancora più su in classifica. A Roma sta facendo un buon lavoro, poi all’ombra del Colosseo c’è il fattore ambientale. La pressione dei tifosi è molta, ma non è come quando giocavamo noi. Adesso è tutto più vivibile”, ha dichiarato De Rossi.
L’ex centrocampista, poi, parla del proprio futuro: “Sto studiando per diventare allenatore. Alla Fiorentina non sono andato: uno perché non ero pronto e due perché non avrei potuto a livello legale, la cosa finisce qui. Poi, certamente, mi piacerebbe iniziare il mio percorso in una piazza bella calda. Finché non provi, non puoi dire se sei pronto o meno. Mi piace moltissimo Gattuso al Napoli e ammiro sia il coraggio che la professionalità di Pirlo alla Juventus. Io mi ispiro molto a Guardiola. Spalletti grande allenatore, a parte le incomprensioni con l’ambiente nella sua seconda esperienza a Roma. Anche con Capello e Lippi mi sono trovato bene. Altra generazione, ma hanno fatto la storia del calcio europeo. Luis Enrique? Grande rimpianto, peccato sia finita presto per lui alla Roma, ci saremmo divertiti tanto se avesse avuto più tempo”, ha concluso l’ex capitano giallorosso.
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