Spezia-Milan, Pioli amareggiato per la sconfitta (Getty Images)
Milan-Crotone, i rossoneri vincono 4-0 a San Siro. Partita nel nome di Ibrahimovic che arriva a 501 gol in carriera con una doppietta. Il campione svedese è il valore aggiunto di questo gruppo che ritrova anche la testa della classifica. Pioli soddisfatto.
Milan-Crotone, poker servito nel segno di Ibrahimovic. Lo svedese fa doppietta, marcature che gli valgono 500 gol in carriera. Ruolino poi aggiornato a 501. Numeri impressionanti che delineano un campione senza tempo, Pioli parla di questo ma anche delle ambizioni di un gruppo che non ha alcuna intenzione di fermarsi. I rossoneri ritrovano la testa della classifica.
Qual è il segreto di Ibrahimovic: come si fa a essere ancora così determinanti?
“Di quello che fa Ibra, vedendolo come si allena, è difficile stupirsi. Quando sta bene e può giocare ha sempre realizzato due gol. Sta aiutando il gruppo a crescere, siamo soddisfatti. La partita non era semplice, ma l’abbiamo vinta meritatamente. Quello che ci diciamo tra di noi è avere l’obiettivo di pretendere il massimo da ogni partita, siamo consapevoli delle nostre qualità. La prossima gara è sempre quella da vincere, anche se giochiamo ogni tre giorni”.
L’esultanza era rivolta ai dirigenti per il prolungamento di contratto?
“Non lo so a chi era rivolta l’esultanza. La cosa più bella è che i giocatori sono contenti e Ibra sta bene con noi. Per quello che dimostra penso sia giusto che continui a giocare ed è giusto anche che prosegua con noi”.
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Sì, ma il punto è: una forma fisica del genere non si improvvisa, come si comporta lo svedese in settimana?
“Un atleta che ha grandissime motivazioni. Cura il fisico in maniera scrupolosa, è un professionista sotto tutti i punti di vista. Sgarra poco e niente, alleno un gruppo di gente assennata. Zlatan si prepara sempre bene, impeccabile sotto ogni punto di vista. Se tu stai bene fisicamente, puoi far la differenza ancora oggi. Nonostante l’età”.
Rebic e Leao, invece, si sono mossi bene: meglio a sinistra o a destra nel gioco?
“A nessuno dei due piaccia giocare a destra, sono più da centro sinistra. Usano bene le accelerazioni. Sono disponibili e pronti a sacrificarsi. Pronti a fare la rincorsa in più e a non mollare mai: la qualità ce l’abbiamo, ma senza l’umiltà e la voglia non si va da nessuna parte”.
Anche i nuovi, Tomori e Meitè si stanno integrando bene. Ci credete allo Scudetto?
“Tornando ai nuovi, ho la fortuna di lavorare in un club che ha scelto giocatori forti. A disposizione una rosa completa che mi permette di spaziare. Continuo a pensare che sia ancora un campionato aperto in sette squadre per il vertice. Noi dobbiamo essere equilibrati ma consapevoli del nostro valore da qui ai prossimi impegni”.
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