Accuse, polemiche sui social, è ancora peggiore del previsto la battaglia tra eredi e avvocati per il patrimonio di Diego Armando Maradona
Chi si aspettava una situazione ai limiti della decenza dopo la morte di Diego Armando Maradona per stabilire la priorità nel ramo ereditario sul suo patrimonio, forse non si aspettava un quadro del genere.
Maradona, l’anello scomparso
Al centro della questione, stavolta, non c’è solo il nome di Maradona, che è il vero valore del patrimonio lasciato in eredità. Un marchio intorno al quale ci sarebbero interessi per decine di milioni di dollari che riguardano documentari, film, libri. Tutto quello che nell’immaginario collettivo rappresenta la storia e la leggenda del Pibe de Oro. Ci sono anche valori molto più prosaici e concreti: pochi conti correnti, per la verità con poca liquidità. Ma anche case, multiproprietà, automobili, moltissimi ricordi e trofei che e venduti all’asta avrebbero una piccola fortuna e gioielli. Tra questi un anello con un pesantissimo diamante blu incastonato. Una pietra che da sola vale oltre 300mila dollari. Senza contare che era l’anello di Maradona. Questo anello sembra essere sparito
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Le accuse
Del gioiello, che Maradona aveva indossato in diverse occasioni anche nei suoi ultimi impegni ufficiali con il Gimnasia Y Esgrima La Plata, il suo ultimo club, ha parlato uno dei tanti avvocati coinvolti nella vicenda, Mario Baudry.
Baudry cura gli interessi di Diego Fernando, l’ultimogenito ufficialmente riconosciuto da Maradona. L’avvocato un paio di giorni fa in un post aveva detto che l’anello era stato sottratto da una delle figlie di Maradona. Prima ancora che la cosa assumesse un peso ufficiale Giannina, la seconda figlia che il Pibe ha avuto da Claudia Villafane ha ostato un tweet rabbioso: “Se mi uccidono per cercare un anello che non possiedo sono tutti complici”.
Baudry sostiene che questo anello sia stato ‘portato via, e messo in macchina’. Della cosa sarebbe stata testimone anche la cuoca di Maradona: e ci sarebbero anche delle riprese video.
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Il crollo dell’impero
Il diamante blu fu un regalo del presidente della Dinamo Brest, una squadra bielorussa, quando Diego fu nominato presidente ufficiale del club. Era il 2018 e Aliaksandr Zaitsau, il proprietario della Dinamo, non badò a spese. Regalò a Maradona un villino, un fuoristrada, l’anello e un compenso imprecisato per questo incarico onorario che sarebbe scaduto quest’anno. Il tutto pagato dai conti personali del magnate, non quelli del club.
Intanto il giallo si estende a macchia d’olio: il patrimonio di Maradona è ancora al vaglio degli esecutori testamentari che stanno facendo una gran fatica a capire i creditori del Pibe, che non sono pochi, e gli eredi aventi diritto. Si parla di non meno di 500 milioni di dollari, considerando un computo sommario delle royalties sul nome e la sua immagine.
Stando alle ultime fonti che arrivano dall’Argentina, oltre ai cinque figli riconosciuti, si parla di altre sette figli che hanno presentato istanza. Una storia infinita.