Coppa Italia, guarda la sintesi della semifinale di andata Napoli-Atalanta. Le emozioni e i gol della partita
Poco spettacolo e nessun gol nella seconda semifinale di andata di Coppa Italia. Allo stadio Maradona, finisce 0-0 tra Napoli e Atalanta.
Gattuso sperimenta il 3-4-3 con il tridente Politano-Lozano- Insigne, senza un centravanti di ruolo. Lo schieramento fluido finisce per avvolgere in avvio l’Atalanta, che non alza il pressing ma nemmeno corre grandi rischi nel primo quarto d’ora. Nel 3-4-1-2 di Gasperini non c’è Ilicic ma Pessina a supporto di Muriel e dell’ex Zapata, uno dei più grandi rimpianti dell’era De Laurentiis al Napoli.
Insigne si fa notare al 6′ con un rasoterra da lontano che Gollini devia in angolo e un abbozzo di tiro a giro al 17′ che non centra lo specchio. Prezioso nell’Atalanta il contributo di Toloi che diventa un centrocampista aggiunto in fase di costruzione bassa, lasciando a Romero (falso positivo al Covid) e Djimsiti il compito di proteggere la difesa.
L’Atalanta può fare della pazienza una virtù per due ordini di motivi. Da un lato, perché gioca in trasferta e sa di potersi giocare il ritorno in casa. Dall’altro, perché gioca con un modulo collaudato contro una squadra schierata in maniera diversa dal solito.
Gasperini comunque vorrebbe vedere i suoi più sfrontati nella risalita del campo. Infatti, l’Atalanta alza il baricentro nella parte centrale del primo tempo. Il Napoli si schiaccia troppo indietro, lasciando a Politano e Lozano il compito di sfidare la difesa avversaria.
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Coppa Italia, la sintesi di Napoli-Atalanta
L’Atalanta crea un paio di occasioni pericolose nel primo tempo. Al 22′ Ospina è bravo a salvare in uscita su Pessina, poi sette minuti più in là Toloi colpisce male d’esterno e spreca la migliore chance per il vantaggio.
Nel secondo tempo, la partita non cambia. Al 51′ Gosens ci prova dal limite, deve intervenire Manolas che devia in angolo. Preoccupa, poco dopo l’ora di gioco, la pallonata al volto che subisce Demme. Il centrocampista si accascia all’improvviso al limite dell’area, gli avversari attirano l’attenzione dello staff medico.
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Inevitabilmente Gattuso lo toglie. Cambia anche Politano, dentro Petagna ed Elmas. Il tecnico azzurro richiama anche Insigne per inserire Zielinski. Entra anche Osimhen, ma il Napoli non incide. Nemmeno l’Atalanta crea particolari problemi alla difesa di Gattuso. E stancamente si arriva così al fischio finale.