Negli ultimi giorni Suning ha interrotto definitivamente una trattativa per la cessione dell’Inter: si cercano altri fondi interessati.
L’Inter non passerà nelle mani della Bc Partners, il fondo inglese che ha trattato l’acquisto la quota di maggioranza del club. Secondo le ultime indiscrezioni, riportate dalla “Gazzetta dello Sport”, non sarà il fondo inglese il nuovo proprietario della società nerazzurra. Nonostante i contatti approfonditi, Suning ha deciso di interrompere la trattativa e abbandonare questa pista. Il motivo è principalmente legato alla troppa distanza economica sul valore delle azioni e in generale sulla valutazione del club. Il colosso cinese però non rinuncerà ad ascoltare altre proposte e rimane sempre alla ricerca di nuovi fondi per risolvere i problemi economici.
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Inter, Suning chiude a BC Partners: offerta troppo bassa
Suning avrebbe interrotto il dialogo con Bc Partners da circa 10 giorni e non ci sono mai stati i margini per arrivare a un accordo. Oltre alla differenza economica, l’attuale proprietà dell’Inter non avrebbe gradito la troppa esposizione mediatica del fondo inglese. L’esclusiva terminava venerdì scorso, ora si cercheranno nuovi acquirenti e le società interessate non mancano. In cima alla lista ci sono gli svedesi di EQT e gli americani di Arctos: la cessione del club non si interromperà, ma continuerà con altri interlocutori al fine di trovare la direzione più giusta per il futuro dei nerazzurri.
Chi è il fondo EQT
In particolare, il fondo EQT è un operatore di private equity, finanziato da una delle famiglie di imprenditori svedesi più ricche e potenti della nazione. La famiglia Wallenberg è uno dei principali investitori e il giro d’affari di tutte le aziende sparse per il mondo si stanzia sui 21 miliardi di euro. Il fondo Arctos, fondato nel 2019, lavora invece nell’industria dello sport e la sua principale attività è collaborare con i proprietari dei club per aiutare a crescere la liquidità e la flessibilità finanziaria.