Domani alle ore 15 Bologna e Milan si sfideranno per la 20esima giornata di Serie A. Alla vigilia del delicato match ha parlato il tecnico Sinisa Mihajlovic, presentando la sfida contro i rossoneri
Domani il Bologna affronterà il Milan e sarà una gara importante dal punto di vista della classifica. I rossoblù sono reduci dalla sconfitta per 2 a 0 in casa della Juventus e vogliono ora conquistare punti preziosi per staccarsi dalla parte bassa della Serie A.
Alla vigilia del match del Dall’Ara ha parlato in conferenza Sinisa Mihajlovic, presentando la sfida contro la squadra che ha allenato nella stagione 2015-2016. Queste le sue parole: “Il Milan non sarà un ottimo momento stagionale, ma merita il primo posto in classifica. Pioli sta facendo un grande lavoro e lo merita di stare dove sta. Lo merita anche Ibrahimovic, che può dare tanto a quel gruppo dal punto di vista dell’autostima.”.
MAI BATTUTO UNA BIG – “Magari succederà proprio domani. Ancora c’è tutto un girone da giocare, ma cercheremo di sfatare questo tabù già contro il Milan”.
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SU IBRAHIMOVIC – “Se oggi fosse con noi in squadra, sicuramente avremmo qualche punto punto. Ma ha scelto il Milan e sono contento per lui. Parlarne ora sarebbe fantacalcio, ma in ogni caso mi sarebbe dispiaciuto se poi i tifosi del Bologna non lo avrebbero visto dal vivo, essendo gli stadi chiusi. Litigio con Lukaku? Forse sarà nervoso per l’eliminazione in Coppa Italia, non di certo per Lukaku. Domani arriverà per vincere, non si farà distrarre da nulla”.
CURA DEI DETTAGLI – “E’ importante per noi mantenere la giusta mentalità, che non abbiamo mai perso. Dobbiamo avere cattiveria nei momenti chiave della gara, quando sappiamo che possiamo fare male all’avversario. Davanti alla porta dobbiamo tirare e segnare, perché citando Boskov ‘Chi tira mai sbaglia’. Barrow? Da un giorno all’altro non si cambia ruolo facilmente. Presto i gol arriveranno”.
MERCATO – “Per il momento non è un vero mercato per noi. Ora voglio pensare solo al Milan, ma è chiaro che io alleno chi la società mi mette a disposizione. Manzdukic? Allora dissi che non lo avremmo preso perché ci avrebbe messo troppo ad ambientarsi, ma ovviamente mentivo. La realtà è che ha un ingaggio troppo alto, ma non potevo dirlo. Quando arrivai all’Inter con Mancini, c’era una squadra forte ma che non vinceva. Dopo sono stati acquistati giocatori che sapevano vincere e sono arrivati i trofei. I giovani vanno bene, ma per vincere serve gente che lo sappia fare”.
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