C’è una crescente preoccupazione per le olimpiadi di Tokyo già rinviate alla prossima estate dopo la pandemia dello scorso anno. Ulteriore rinvio?
È un momento di grande confusione in tutto il mondo per via della pandemia. Sono saltati non soltanto gli equilibri economici di un intero pianeta ma anche i calendari di tutti gli eventi.
Molte manifestazioni sono saltate, e non saranno recuperate. Alcune, in modo particolare eventi fieristici e mostre, probabilmente scompariranno dal nostro calendario. Il buco creato dalla pandemia è diventato inesorabile anche da un punto di vista finanziario. Impossibile recuperare.
La preoccupazione in questo momento riguarda soprattutto le Olimpiadi di Tokyo che, nonostante tutti i tentativi da parte del comitato organizzatore giapponese e del Primo Ministro di garantire che i giochi ci saranno regolarmente, sono sempre più in dubbio.
L’opinione pubblica giapponese, in modo particolare, è sempre più contraria. In un paese che ha pagato molto duramente il debito con la pandemia non si capisce come sarà possibile gestire un flusso di 12mila atleti, non meno, e la presenza di almeno mezzo milione di visitatori -ma la stima e decisamente per difetto – in tre settimane.
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Anche i comitati olimpici internazionali sono in grande difficoltà. Per alcuni il calendario di preparazione all’evento olimpico è completamente saltato. Ci sono atleti che non sanno letteralmente come far fronte agli eventi. Né se né come potranno prendervi parte, e in quali condizioni. In tutto questo la confusione riguarda anche gli sponsor che fino ad oggi rendono le Olimpiadi di Tokyo uno degli eventi finanziariamente più a rischio della storia recente. Miliardi di euro di investimenti che rischiano di andare in fumo.
Il giornale inglese The Times, nelle ultime ore, ha ipotizzato che le Olimpiadi possano essere rinviate all’anno prossimo se non addirittura annullate. Ma contro questa eventualità si è immediatamente schierata la FIFA che reputa impraticabile una stagione all’interno della quale dovrebbero coesistere le Olimpiadi giapponesi e i Mondiali di calcio in Qatar.
È anche vero che tutto quello che speravamo per quest’anno, e cioè un graduale ritorno alla normalità, forse sarà destinato soltanto al 2022. Stutto andrà bene. E le cose non stanno andando per niente bene.
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Il Giappone nel frattempo, prende tempo. Il primo ministro Yoshihide Suga subito dopo che l’articolo del The Times aveva creato molto sconcerto soprattutto tra i sostenitori economici delle Olimpiadi, si è affrettato a indire una conferenza stampa. Nella quale ha chiesto ai giapponesi ‘pazienza e spirito di collaborazione’ per quello che dovrebbe essere uno dei più grandi eventi nella storia del paese. Ma, al momento, sembrano dominare la paura dell’ennesimo focolaio nazionale e di nuovi lockdown.
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