Nei prossime mesi potrebbe accendersi un derby di mercato tra Inter e Milan per un fantasista brasiliano, grande occasione a costo zero.
In un anno di grande crisi economica anche nel mondo del calcio, le squadre stanno cercando di sfruttare le migliori occasioni. In particolare gli acquisti a costo zero di giocatori in scadenza di contratto e in uscita dalle rispettive squadre. Tra questi c’è un profilo proposto a diverse squadre italiane come Inter e Milan, possibili rivali sul mercato. Il calciatore in questione è Otavio, centrocampista brasiliano del Porto che vorrebbe cambiare aria a partire dalla prossima stagione. In attesa di vederlo all’opera nel doppio confronto di Champions League contro la Juventus, agli ottavi di finale, conosciamo meglio la sua carriera e cerchiamo di capire la sua eventuale collocazione tattica.
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Otavio, proposto a Milan e Inter: il profilo del centrocampista del Porto
Come la maggior parte dei brasiliani, Otavio è un giocatore di grande fantasia e molto dotato tecnicamente che si è perfettamente adattato al calcio portoghese. Classe 1995, muove i suoi primi passi e brucia le tappe all’Internacional di Porto Alegre, dove esordisce giovanissimo e inizia a farsi notare in Europa. Nell’estate 2014 viene acquistato per 7 milioni di euro dai Dragoes che a gennaio, dopo un inizio complicato, lo cedono in prestito al Vitória Guimarães con cui gioca anche la stagione successiva. Al suo ritorno inizia la sua scalata al Porto, dove si guadagna un posto da titolare e diventa uno dei giocatori più rappresentativi della squadra. Non è un centrocampista che segna facilmente (quest’anno 2 gol in 10 presenze di campionato), ma è un maestro a mandare in porta i compagni.
La sua dote principale infatti sono i passaggi smarcanti verso l’area di rigore avversaria, dove lo scorso aprile era uno dei calciatori del suo ruolo con la media più alta. Un assistman d’eccezione (45 in 166 presenze totali) che preferisce partire da sinistra per rientrare sul suo piede forte, il destro, e liberare la sua inventiva. Un classico esterno ma anche un jolly d’attacco che può collocarsi da trequartista in un’eventuale 4-2-3-1 come quello imposto da Stefano Pioli. Le sue caratteristiche si esalterebbero di più nel gioco dei rossoneri, piuttosto che nel rigido sistema di Antonio Conte. Nel Milan potrebbe trovare maggiormente spazio, mentre all’Inter, come successo ad Eriksen, potrebbe incontrare più problemi. L’unica condizione, escludendo di farlo giocare come mezz’ala o esterno a tutta fascia, sarebbe metterlo eventualmente dietro Lukaku ma la scelta appare molto forzata.