Il Milan continua a trattare Junior Firpo con il Barcellona che, dopo un’iniziale chiusura, potrebbe accettare l’offerta dei rossoneri: i dettagli.
Il mercato del Milan è in pieno fermento e in particolare è molto caldo l’asse con il Barcellona. I rossoneri stanno insistendo per l’acquisto di Junior Firpo, individuato come prima riserva di Theo Hernandez. I contatti continuano senza sosta tra le due società che stanno cercando di trovare un punto d’incontro. In queste ore sono arrivate conferme anche dalla Spagna che parlano addirittura di un affare già quasi concluso. Secondo “Onda Cero”, i blaugrana avrebbero aperto a una cessione in prestito oneroso (a 500mila euro) con diritto di riscatto fissato a 20 milioni di euro. Al momento la prima offerta ufficiale del Diavolo si sarebbe leggermente inferiore, ma la distanza è davvero ridotta.
Le cifre che circolano in giro sono più o meno le stesse e l’operazione sta realmente entrando nella fase decisiva. Le parti sono davvero vicine e servirebbe un ultimo sforzo del Milan per chiudere definitivamente l’affare. Lo stesso giocatore, assistito da Sufiel Abdelkader (padre di Brahim Diaz) ha aperto al trasferimento in Italia e sta aspettando soltanto di ricevere il via libera.
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Milan, avanti tutta per Junior Firpo: il Barcellona sta cedendo
Il Milan sembra sempre più vicino al quarto colpo di questo mercato invernale. Dopo Meitè, Mandzukic e Tomori (atteso stasera in città), è in arrivo anche Junior Firpo dal Barcellona. Un’affare che intravede la fumata bianca nonostante il rifiuto iniziale dei blaugrana. Ora invece c’è più ottimismo per l’esito positivo di questa trattativa, legata però a quella per il suo sostituto richiesto da Koeman.
Come riportato da “Sportmediaset”, il nome giusto può essere quello di Marcos Alonso, in uscita dal Chelsea e più raggiungibile di Eric Garcia del Manchester City, blindato almeno fino a fine stagione. Per la cronaca Junior Firpo è stato convocato per la partita di stasera contro il Cornellà, valida per i sedicesimi di finale di Coppa del Re, ma la decisione non dovrebbe condizionare la sua partenza.
