Paulo Fonseca è sempre più in bilico. Si è incrinato il rapporto con i tifosi della Roma. I cinque errori del tecnico
Lo spettacolo andato in scena in Coppa Italia contro lo Spezia ha segnato il punto di rottura tra la tifoseria giallorossa e il tecnico Fonseca. La confusione sul regolamento, sua e del team manager che hanno portato alle sei sostituzioni, non consentite in Coppa Italia nei supplementari, è certamente il più grave degli errori del portoghese. Perché in una competizione di questo livello, gli appassionati si aspettano la conoscenza delle regole.
Inoltre la Roma è recidiva. La stagione giallorossa è iniziata con la sconfitta a tavolino alla prima giornata contro il Verona per la svista su Diawara, che andava inserito nella lista principale dei giocatori registrati per la competizione in quanto ha superato i 23 anni.
Le sei sostituzioni in Coppa Italia rappresentano il quinto e più pesante capitolo di una stagione in cui il tecnico portoghese, nonostante una classifica che consente ancora di lottare per la Champions League, ha visto la fiducia dei tifosi della Roma incrinarsi in maniera di fatto irrimediabile.
Leggi anche – Roma, Fonseca a rischio: la decisione della società per la prossima partita
Roma, i cinque errori di Fonseca in stagione
La Roma ha un problema caratteriale, che emerge chiaramente negli scontri diretti. Nelle ultime sei giornate, i giallorossi hanno incassato dodici gol. Nelle prime dodici partite, ne avevano subiti 14. Nel secondo periodo, però, hanno affrontato gli scontri diretti con Atalanta, Lazio e Inter.
Non funziona più la fase difensiva, l’ha detto chiaramente il secondo tempo contro l’Inter e ancor di più il derby con la Lazio. Spinazzola non è in condizione, eppure ha giocato entrambe le partite. Ma da quella parte Hakimi prima e Lazzari poi hanno affondato con eccessiva facilità.
Anche il rapporto con Dzeko è rimasto un nodo irrisolto. La tensione esplosa tra i due dopo la sconfitta dell’anno scorso in Europa League contro il Siviglia aveva portato il bosniaco vicino all’addio. Il centravanti è restato, ha segnato comunque sette gol ma la rabbia dopo la figuraccia in Coppa Italia riaccende le tensioni. Anche lui, con Fonseca in panchina, ha segnato solo cinque gol contro le big.
Leggi anche – Roma-Spezia, Dzeko si lamenta con la squadra: “In mano a chi siamo”
Intorno, il portoghese ha costruito una squadra acerba, anche se di alto potenziale. Ha rivalutato Mkhitaryan e Lorenzo Pellegrini, indicato una strada in ascesa per Borja Mayoral e Villar, che gioca da regista ma non è riuscito ad essere decisivo come ci si sarebbe aspettati. La Roma di fronte alle difficoltà si arrende. La Roma sembra il Tottenham che José Mourinho ha strigliato in uno dei suoi primi discorsi, filmati nella serie Amazon “All or nothing”. “Siete una squadra di bravi ragazzi, in campo e fuori, ma per vincere, per quei 90 minuti, dovete essere dei b***rdi” diceva lo Special One. L’impressione è che Fonseca, però, sia un brav’uomo pure lui. E un discorso così non è nelle sue corde.