Mariano Bogliacino festeggia l'unico gol segnato alla Juve nel campionato 2006-07 (Getty Images)
Probabilmente non esistono squadre più diverse, Juve-Napoli, è la sfida per eccellenza anche nell’immaginario collettivo dei tifosi
Il diavolo e l’acquasanta, tutto e il contrario di tutto, la luce e l’ombra. Juve-Napoli rappresenta una sfida che analizza due opposti che si sono sempre respinti, e mai attratti.
Ma questo è il bello di un paese come l’Italia che in poco più di mille chilometri deve conciliare stili di vita e modi di essere completamente diversi. Da una parte l’organizzazione ferrea di una macchina industriale globale come quella della Fiat e di Torino; dall’altra l’umanità e l’arte di arrangiarsi tipica dei napoletani. Una forza economica dominante che a Napoli, più che aggressiva, ritengono arrogante.
Tra alti e bassi Juve e Napoli si sono trovati molto spesso sui lati opposti della barricata. Basti pensare a Diego Armando Maradona: l’avvocato Gianni Agnelli fece di tutto, ma proprio di tutto per portarlo a Torino. Maradona, nonostante i soldi che avrebbe guadagnato (forse il triplo di quello che gli garantiva Ferlaino) non ne volle sapere. E dopo la morte del Pibe la storia è tornata d’attualità.
LEGGI ANCHE > Maradona, Cabrini duro con Napoli: alla Juventus sarebbe ancora vivo. Poi le scuse
A Torino mal sopportarono episodi storici magari anche ingigantiti. Per esempio l’assenteismo nelle fabbriche del gruppo Fiat di Napoli e dintorni quando in campo c’era la squadra azzurra. E il clima da derby che si scatenava a ogni scontro diretto. Così come sotto la Mole divenne quasi offensivo l’entusiasmo con cui i tifosi del Napoli, che al nord sono un esercito in costante e continuo movimento festeggiarono i due titoli conquistati con Maradona. Il resto è esercizio retorico tra due culture agli antipodi. Con giochi e ‘sfottò’ epocali.
Da non dimenticare anche quando le due squadre si ritrovarono sullo stesso piano, ma a un livello più basso: campionato 2006-07, bianconeri e azzurri si ritrovano in Serie B in un campionato estremamente duro che non ammetteva errori. Ci sono il Genoa, il Bologna, il Verona, il Lecce… una vera e propria A2. Napoli e Juve pareggiano all’andata 1-1 con i Bianconeri che vincono a Torino 2-0 ipotecando il primo posto e la promozione. Finirà in gloria con le due squadre promosse a braccetto e il Genoa al traino. Ma quante polemiche.
LEGGI ANCHE > Maradona e la rivalità con Pelé: un ‘odio’cordiale ora eterno
Quest’anno a peggiorare la cosa ci hanno pensato il Covid, la Asl, i giudici sportivi e quelli ordinari e una cervellotica interpretazione del calendario che privilegia la Supercoppa a un turno di campionato attesissimo. Ma è solo l’ennesimo capitolo di una sfida ricca di capitoli e con tante tensioni.
A provare a pronunciare la parola ‘pace’ tra Juventus e Napoli fu Ciro Ferrara, uomo modesto, di buon senso, amato a tutte le latitudini per il suo impegno in Nazionale e la sua integrità. Quando Ferrara passò alla Juve disse… “spero solo che il San Paolo si ricordi chi sono”.
LEGGI ANCHE > Juve-Napoli, Gattuso carico: “Rispetto per loro ma vogliamo vincere”
Ferrara andò a Torino non esattamente per scelta propria. Il Napoli aveva seri problemi di bilancia e il difensore fu ceduto per fare cassa. Anche perché Marcello Lippi, anche lui chiamato dalla Juventus, lo pretese tra le condizioni inderogabili del suo ingaggio.
A Napoli, per la verità non la presero benissimo. Dopo una prima accoglienza segnata da una giusta riconoscenza si passo a rapporti ‘freddamente cordiali’. Che in seguito diventarono solo freddi. É proprio Ferrara a spiegare perché la rivalità tra Juventus e Napoli è così speciale: “Perché Napoli è una citta ‘ribelle’ e un po’ anarchica per definizione, perché la Juventus continua a vincere e i vincitori non sono mai simpatici a chi arriva dietro, perché le due città e le due squadre sono agli antipodi da un punto di vista culturale e umano…”
Rafael Leao sta vivendo il momento peggiore della sua carriera e con Conceiçao non c'è…
Colpo di scena che potrebbe portare ad un risvolto clamoroso quello che riguarda il futuro…
Vinta una partita difficilissima come quella contro il Genoa, Lautaro Martinez si è lasciato andare…
La sostituzione contro il Torino conferma che il rapporto tra il Milan e Leao è…
Il futuro di Hakan Calhanoglu può clamorosamente cambiare al termine della stagione: il centrocampista turco…
Arrivano delle nuove notizie su quello che può essere il futuro di Maurizio Sarri pronto…