Inter-Juve, le curiosità e le statistiche di una sfida che ha scritto la storia del calcio italiano. I record, i grandi bomber, le sfide simbolo
Inter-Juve si affrontano per la 238ma volta in totale, la 175ma in Serie A. I bianconeri hanno ottenuto 106 successi in tutte le competizioni, l’Inter 71. La Juve resta comunque la squadra che i nerazzurri hanno battuto in più occasioni in gare ufficiali.
La Juventus ha perso solo una delle ultime dieci trasferte al Meazza, nel 2016. L’Inter, nella breve parentesi con Frank De Boer in panchina, vinse 2-1. I bianconeri potrebbero ottenere la seconda vittoria esterna consecutiva contro i nerazzurri. Non sarebbe un record. La striscia più lunga, infatti, risale al biennio 1974-75: due successi per 2-0 nel 1974 e 1975, intervallati dal 6-2 in Coppa Italia, la vittoria esterna più larga nella storia della Juve contro l’Inter.
Per i nerazzurri, rimane da primato la serie di sette vittorie e due pareggi in casa dal 6 maggio 1932 all’11 maggio 1941.
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Inter-Juve non è spesso una partita con tanti gol. Infatti, si registrano quindici pareggi senza gol, quattordici successi interni per 1-0 dei nerazzurri, e ventotto affermazioni a Torino dei bianconeri con lo stesso punteggio
La più larga vittoria della Juve resta il 9-1 del 10 giugno 1961. E’ l’inizio della rivalità amara. Il 16 aprile a Torino la partita viene sospesa dopo mezz’ora per invasione di campo dei tifosi. I bianconeri parlano di 62.150 biglietti venduti più settemila abbonati e parla di due cancelli divelti anche a causa dell’assenza di poliziotti agli ingressi.
Il presidente bianconero Agnelli mostra foto anche di tifosi dell’Inter che invadono il campo ma il giudice assegna il 2-0 a tavolino all’Inter. L’ex ct della nazionale Vittorio Pozzo, che scrive sulla Stampa, critica la decisione perché un verdetto dei giudici non dovrebbe sostituire quello del campo.
La Juve presenta appello e, a una giornata dalla fine del campionato, lo vince. Si rigioca a giugno. Il presidente nerazzurro Moratti è sbalordito, Herrera manda in campo la Primavera. Resta l’ultima partita di Boniperti e la prima di Sandro Mazzola, che segna l’unico gol dell’Inter.
Il successo più largo per i nerazzurri rimane il 6-0 del 4 aprile 1954, preludio al settimo scudetto vinto per un punto proprio sulla Juventus. Determinanti le doppiette di Skoglund e Brighenti.
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Il cannoniere principe nella storia di Inter-Juve racconta il valore di questa partita per il calcio italiano. E’ Giuseppe Meazza, che ha giocato con entrambe le squadre ma nel derby d’Italia ha segnato solo con l’Inter. Dodici i suoi centri alla Juve.
Meazza non è un primatista solitario. Condivide il record con Omar Sivori, miglior cannoniere dei bianconeri nella storia della sfida. Anche se metà dei suoi dodici gol si concentrano nel 9-1 contro la Primavera nerazzurra nel 1961.
Ha segnato dodici reti anche Roberto Boninsegna. Nove li ha realizzati con l’Inter, la sua squadra del cuore per cui ha lasciato il Cagliari alla vigilia della stagione dello scudetto. Tre con la Juventus, a cui passa nel 1976 nell’ambito di uno scambio con Anastasi. L’operazione funzionerà a metà. “Bonimba” sarà determinante per la Juve, il siciliano un flop in nerazzurro.
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